ROMA – «Una sola parola: censura!». Reagisce così la componente Pluralismo e libertà alle motivazioni della sentenza con la quale l’Agcom ha comminato una maxi multa alla Rai.
A giudizio della componente sindacale della Fnsi e dell’Usigrai «le conclusioni dell’Autorità Garante per le Comunicazioni alla Rai rendono evidente il tentativo di bavaglio alla libertà di espressione e critica dei giornalisti che mina la stessa libertà di stampa, fondamento stesso di ogni Stato di Diritto».
Pluralismo e libertà ricorda che «secondo l’articolo 21 della nostra Costituzione, “la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. È surreale leggere che si entri nel merito dei singoli pezzi e, addirittura, fatto ancor più grave, si indichi quali argomenti vanno o meno trattati. Raccontare i fatti andando sul campo a documentare ciò che accade è alla base della professione giornalistica. Occuparsi del merito dei pezzi giornalistici non rientra nelle competenze di tale Authority, bensì di organi di autogoverno dei giornalisti».
Pluralismo e libertà si schiera, quindi, «al fianco dei direttori e dei colleghi di tutte le testate colpite dai provvedimenti di Agcom» e chiede loro di «tenere, come sempre accaduto, la schiena dritta rispetto ad un evidente tentativo di condizionamento».
«Siamo consapevoli – conclude Pluralismo e libertà – che una linea editoriale deve essere all’insegna dell’equilibrio e dell’obiettività, ma è altrettanto vero che questa stessa linea editoriale non può subire forme di condizionamento esterno». (giornalistitalia.it)