ROMA – La polizia postale ha perquisito la casa della Iena Antonino Monteleone nell’inchiesta sui presunti festini a luci rosse a cui avrebbero partecipato magistrati senesi che indagavano sulla morte di David Rossi, precipitato da una finestra della banca nel 2013 quando era capo della comunicazione di Mps.
I magistrati Cristina Camaiori e Vittorio Ranieri Miniati hanno disposto la perquisizione per acquisire i file del computer di Monteleone per cercare di svelare l’identità del giovane escort che avrebbe partecipato ai festini.
Secondo la Iena (che è giornalista professionista iscritto all’Ordine ed al Sindacato Giornalisti della Calabria, ndr), l’atto di oggi “sarebbe un grave attacco alla segretezza delle fonti”.
La procura di Genova aveva aperto un fascicolo per abuso d’ufficio a carico di ignoti dopo l’intervista rilasciata a “Le Iene” dall’ex sindaco senese Pierluigi Piccini che aveva detto di aver saputo di “festini” ai quali avrebbero partecipato importanti personaggi della magistratura e della politica e che forse l’inchiesta sulla morte di Rossi era stata “affossata” per questo. Dopo la trasmissione di Mediaset, i pm senesi avevano presentato querela per diffamazione per le dichiarazioni di Piccini: per questo fascicolo a breve dovrebbe arrivare una svolta con l’iscrizione nel registro dei primi indagati.
Sempre nel capoluogo ligure è aperta l’inchiesta sulla lettera di minacce, accompagnata da un proiettile, indirizzata al pm senese Aldo Natalini che si era occupato anche della vicenda Mps. L’ipotesi di reato è tentata minaccia grave. (ansa)
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