SIENA – Assolti perché il fatto non sussiste: è la sentenza del giudice del tribunale di Siena Alessio Innocenti al processo che vedeva imputati Antonella Tognazzi, vedova dell’ex capo comunicazione di Mps David Rossi, e Davide Vecchi, giornalista de Il Fatto Quotidiano, accusati di violazione della privacy per la pubblicazione, sul giornale, di uno scambio mail tra Rossi e l’ex ad di Mps Fabrizio Viola avvenuto pochi giorni prima della morte dell’ex capo comunicazione. Il pm del tribunale di Siena Serena Menicucci aveva chiesto una condanna a 9 mesi di reclusione per Vecchi e 6 mesi per Tognazzi. (ansa)
Il giornalista in questione è Davide Vecchi de Il Fatto Quotidiano, che commentando la sentenza sul suo giornale sottolinea che “il processo era surreale”, ma “per fortuna il giudice sa cosa significa diritto di informazione e libertà di stampa”. Entusiasta il suo avvocato Luigi De Mossi, che definisce la sentenza “una vittoria della libertà di stampa”. “Penso che oggi – aggiunge l’avvocato De Mossi – si sia affermato un principio fondamentale e cioè che il rispetto dell’art. 21 della Costituzione prevale su qualunque altra considerazione e soprattutto prevale il rispetto dei cittadini che devono sapere le notizie di cronaca e cronaca giudiziaria per quanto riguarda il lavoro che viene svolto all’interno dei tribunali”.
Antonella Tognazzi, vedova dell’ex capo della comunicazione di Mps, accogliendo il verdetto dei giudici con un pianto liberatorio, ha sottolineato di avere “sinceramente sempre creduto di vivere in uno Stato dove i torti vengono riparati e invece mi sono accorta che dipende da con chi hai a che fare e questa è una bruttissima cosa; la giustizia non è uguale per tutti. Non ho mai fatto la guerra a nessuno: ho solo fatto delle domande a cui tutt’ora aspetto una risposta”. (giornalistitalia.it)
Accusati di violazione della privacy. L’avv. De Mossi: “Vittoria della libertà di stampa”