MOSCA (Russia) – Il giornalista Roman Sutchenko, inviato speciale dell’agenzia Ukrinform a Parigi, è stato arrestato dal servizio di sicurezza interna russo (Fsb) con l’accusa di essere una spia ucraina. I servizi segreti lo definiscono “un esponente di alto livello dell’Intelligence del Ministero ucraino della Difesa” con il grado di colonnello.
L’uomo, L’uomo detenuto nel carcere di Mosca “Lefortovo”, avrebbe “raccolto informazioni riservate sulle attività delle forze armate e la Guardia Nazionale russa, che potrebbero causare danni alle capacità di difesa russe”.
Vibrate proteste sono state mosse dall’agenzia di stampa ucraina Ukrinform, per la quale Sutchenko lavora dal 2002, oltre ad essere membro dell’Alleanza europea di servizi di informazione (Eana). L’agenzia parla di una “provocazione pianificata”.
Il ministero degli Esteri ucraino, dal canto suo, ha espresso profonda indignazione per l’arresto del giornalista ucraino, Roman Sushchenko, “arrivato in Russia per visitare i suoi parenti e fermato dalle autorità con la pretestuosa accusa di spionaggio”.
Il Governo del presidente Petro Poroshenko definisce l’episodio “un altro passo di Mosca nella politica tesa a usare i cittadini ucraini come ostaggi politici nella sua aggressione ibrida contro il nostro Stato”.
Il Governo di Kiev lancia, quindi, un appello alla comunità internazionale e in particolare all’Onu, all’Osce, al Consiglio d’Europa e a tutte le organizzazioni dei diritti umani chiedendo loro di “non ignorare gli abusi clamorosi della Russia e aumentare gli sforzi congiunti perché Mosca smetta di violare i diritti umani e l’attività dei giornalisti indipendenti”. (giornalistitalia.it)
Vibrate proteste di Kiev per la cattura dell‘inviato speciale dell’agenzia “UkrInform”