CECINA (Pisa) – «Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali».
Con questo comunicato la famiglia di Oliviero Toscani ha annunciato la morte del celebre fotografo delle campagne pubblicitarie shock. Aveva 82 anni e da venerdì scorso era ricoverato all’ospedale di Cecina dopo l’aggravamento delle sue condizioni provocato dall’amiloidosi, una rara malattia che in poco tempo ha prosciugato il suo corpo.
Venerdì mattina, infatti, la moglie Kirsti aveva chiesto l’intervento di un’ambulanza nella loro casa di Casale Marittimo per trasportare d’urgenza Oliviero al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cecina, nel quale era stato immediatamente ricoverato nel reparto rianimazione.
Nato a Milano il 28 febbraio 1942, era giornalista pubblicista iscritto all’Ordine della Toscana dal 13 maggio 1993. Sposato tre volte, ha avuto sei figli. Storico fotoreporter del Corriere della Sera, ha lavorato per le riviste Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, l’Uomo Vogue, Donna, Colors. Toscani ha, soprattutto, legato il suo nome anche alle campagne pubblicitarie. Dalla sua prima per il cornetto Algida a quelle di Valentino, Chanel, Fiorucci, Esprit, Prénatal e, soprattutto, Benetton, il marchio per il quale ha associato la pubblicazione dei prodotti a temi sociali come la pace, l’uguaglianza razziale, la mafia, la lotta all’omofobia, il contrasto al diffondersi dell’Aids, l’abolizione della pena di morte. Nel 2004 ha curato la campagna sulla sicurezza stradale “Non uccidere” in collaborazione con la Polizia di Stato e Genertel. Il tutto su mega manifesti affissi sui cartelloni stradali e sulle pagine dei giornali di tutto il mondo.
Un fotografo, geniale e irriverente, che ha rivoluzionato il mondo della comunicazione facendo molto discutere sul confine tra giornalismo e provocazione. Come quando, nel 2007, ha realizzato per il marchio Nolita una campagna shock contro l’anoressia nervosa fotografando la modella e attrice francese Isabelle Caro, malata di anoressia e morta tre anni dopo.
Un’attività, la sua, sempre spinta oltre ogni limite tanto da causargli tanti problemi giudiziari sfociati anche in numerose condanne. Finanche nel 2022 quando il Tribunale di Vibo Valentia gli ha inflitto 8 mesi per diffamazione aggravata, in seguito alla querela di un ragazzo diciottenne al quale Toscani aveva rifiutato di farsi scattare una foto insieme poiché, in quanto calabrese, avrebbe potuto essere stato un “potenziale mafioso”.
Olivero Toscani ha rivelato il suo calvario con un’intervista al Corriere della Sera: «Ho una malattia incurabile, non so quanto mi resta da vivere», aveva il 28 agosto 2024 confessando di aver perso motivazione e voglia di vivere a causa di tutti i limiti imposti dalla malattia, non escludendo di ricorrere al suicidio assistito.
Sposato tre volte, ha avuto tre figli e la maggiore di essi, Olivia, nel gennaio 2018 non ha risparmiato giudizi durissimi nei suoi confronti. (giornalistitalia.it)