ROMA – È morto il giornalista Jvan Miceli, che dopo l’esordio come medico condotto, per 40 anni è stato una delle voci del giornalismo medico nel nostro Paese. Nato il 13 ottobre 1948 ad Acquaro (Vibo Valentia), si era laureato in medicina e specializzato in neuropsichiatria. Nel 1976 ha cominciato la sua carriera come medico condotto e ufficiale sanitario ad Acquaro.
Nel 1982 è diventato dirigente presso la direzione generale della Programmazione sanitaria del ministero della Sanità. Parallelamente ha esordito nel campo giornalistico, contribuendo alla redazione scientifica dei periodici Panorama ed Epoca dal 1976 al 1987. In quest’ultimo anno il contratto al TG2, sempre nel settore medico-scientifico. È degli anni Ottanta anche la collaborazione al quotidiano La Stampa per l’inserto “Tutto Scienze” e dal 1985 al 1990 ha curato la rubrica di medicina del settimanale Radiocorriere Tv della Rai.
Dopo un incarico no-profit presso l’Università La Sapienza di Roma per l’insegnamento di “Analisi e tecnica della comunicazione scientifica”, ha collaborato con i periodici Oggi e Salve ed i quotidiani Il Giorno e Il Sole 24 Ore.
Nel 1994 il contratto con la Rai, con la qualifica di capo redattore per Rai International. È stato autore e regista di documentari scientifici realizzati in Europa, Stati Uniti, Asia e Australia. Tra i riconoscimenti che Miceli ha avuto nella sua lunga carriera, il Premio Europa assegnato nel 1996 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e la medaglia d’argento per la Sanità pubblica conferita nel 2007 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. (Ansa)
Da medico condotto in Calabria a caporedattore di Rai International, aveva 67 anni