PALERMO – Lutto nel mondo del giornalismo siciliano. È morto Cosmo Di Carlo, 60 anni, per anni corrispondente da Corleone del Giornale di Sicilia e di Telejato, la piccola emittente televisiva comunitaria siciliana di Pino Maniaci sempre in prima linea nella denuncia dei soprusi mafiosi e del malaffare, soprattutto da parte della politica corrotta.
Nato il 14 settembre 1954, è giornalista pubblicista iscritto all’Ordine di Sicilia dal 20 marzo 2004, Cosmo lascia la moglie e due figli.
Il Giornale di Sicilia ne ricorda “le cronache raccontate in anni difficili, per il suo paese, ma anche per la Sicilia e l’Italia. E lo ha fatto con l’umiltà, la gentilezza e la professionalità che lo hanno sempre caratterizzato. In tutti i giornalisti che hanno avuto modo di lavorare con lui – afferma il quotidiano siciliano – lascia un bel ricordo di un uomo corretto, che conosceva bene il suo territorio e sapeva raccontarlo”.
Per le sue cronache dal paese di Totò Riina e Bernardo Provenzano, tredici anni fa a Cosmo Di Carlo in piena notte avevano appiccato il fuoco alla sua casa mentre dormiva con la sua famiglia. “Non so – aveva commentato a l’Unità – perché volevano colpirmi. Sono un cronista normale che cerca di raccontare ciò che accade. Ma forse, è proprio questa quotidiana normalità a disturbare. Il clima che si respira è ormai incandescente. La politica deve dare al più presto risposte certe e chiare. Io continuerò a fare il mio lavoro di sempre anche se sarà un po’ più difficile perché quando mi volto, ora, scorgo gli occhi di mia moglie velati di lacrime”.
È stato per anni corrispondente da Corleone del Giornale di Sicilia e di TeleJato