WASHINGTON (Usa) – Si allunga la lista di celebrità Usa accusate di molestie sessuali dopo che, il 5 ottobre scorso, il caso del produttore Harvey Weistein ha dato la stura allo tsunami di denunce. Ultimo – per ora – in ordine di tempo è il 75enne giornalista Charlie Rose, conduttore di un suo show sulla tv pubblica Pbs dal 1990 al 2011 Pbs e dal 2012 di “This Morning” sulla Cbs, trasmissione di punta della programmazione mattutina della rete. Rose è stato sospeso da entrambi i network non appena venuta fuori la vicenda e ha chiesto scusa, pur operando dei “distinguo”.
Sono otto le donne che lo accusano di averle molestate, palpeggiando loro il seno, il sedere o la vagina, facendo telefonate oscene, o girando nudo davanti a loro. Lo riferisce il Washington Post, specificando che le accusatrici erano impiegate o aspiranti partecipanti allo show “Charlie Rose” in onda dal 1990 al 2011 sulla Pbs.
All’epoca delle molestie le otto vittime avevano tra i 21 ed i 37 anni e di queste cinque hanno parlato con il Post dietro condizioni di anonimato, temendo ancora oggi possibili vendette da parte di Rose.
Il conduttore prova a scusarsi: «Ora una nuova consapevolezza»
Prima della sospensione, il conduttore ha fatto avere al Post una dichiarazione in cui inizia rivendicando: «In 45 anni di giornalismo sono orgoglioso di essermi speso per far fare carriera alle donne con cui ho lavorato. Malgrado ciò nei giorni scorsi sono state fatte affermazioni sul mio comportamento da alcune ex colleghe. Sono profondamente dispiaciuto – scrive Rose – per il mio comportamento inappropriato. Ne sono enormemente imbarazzato. Mi sono comportato insensibilmente all’epoca e accetto ogni responsabilità per questo anche se non credo che tutte queste accuse siano accurate. Ho sempre cercato di condividere sentimenti anche se ora realizzo che è stato un errore. Ho imparato una grande lezione da questi eventi e spero che altri facciano altrettanto. Tutti noi, – apparente chiamata in correità di tutti gli uomini di potere negli Usa – incluso me stesso, iniziamo ad arrivare ad una nuova più profonda presa di coscienza del dolore causato da come ci siamo comportati in passato e a sviluppare un nuovo rispetto per le donne e le loro vite», conclude il conduttore. (agi)