ROMA – Le social news ricoprono un ruolo fondamentale nella formazione dell’opinione dei cittadini. È quanto rileva una ricerca di SocialCom-Blogmeter condotta analizzando le conversazioni social del 2021 e presentata oggi nel corso dell’evento #SocialCom21 – La comunicazione al tempo dei social. «Questo ruolo centrale è, però, oggi sempre più in bilico tra “bene comune” e “libero mercato”, si legge nel report. L’analisi ha riguardato circa 428,79 milioni di messaggi Facebook postati nell’ultimo anno. Da queste emerge con forza il tema della “buona informazione”.
«Abbiamo bisogno – ha spiegato Giuseppe Moles, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria – di mantenere alta l’attenzione sull’informazione locale. Il cittadino si interessa si delle notizie nazionali, ma vuole essere informato sulle notizie della sua provincia e regione. C’è la voglia e esigenza di informarsi, ci siamo informati dappertutto con notizie contradditorie, non deve esserci incertezza delle fonti, solo così possiamo arginare fenomeno fake news. Le fake, purtroppo, non si fermano ai confini nazionali. Ma con una informazione certificata possiamo formare opinione corretta».
«Gli algoritmi sulle piattaforme social – ha sottolineato Moles – qualcuno li fa e qualcuno li indirizza. Con gli OTT abbiamo avuto un confronto costruttivo per quanto riguarda la diretta europea sul copyright. Le edicole sono state un importante presidio durante la pandemia, devono aver modo di rinnovarsi. Penso ad esempio alla possibilità per loro di poter diventare un centro utile per il cittadino per avere un certificato. Le edicole possono essere qualcosa di più. Il digitale e la carte non devono essere necessariamente nemici, attraverso l’innovazione possiamo far sì che si crei un circuito virtuoso».
Moles ha, poi, parlato di «un investimento nel medio e lungo periodo per sostenere l’editoria, per il quale «è fondamentale il Pnrr, in cui abbiamo inserito gli strumenti necessari per tutta la filiera».
Ricordando i «90 milioni del decreto Sostegni bis e 120 milioni per incentivare la carta stampata», cui sono stati aggiunti altri 60 milioni, Moles ha spiegato che «il digitale e la carta stampata non devono essere necessariamente nemici», ma occorre invece investire «per fare in modo che si crei un circuito virtuoso». Ed ha evidenziato di essersi attivato «per rinnovare il rimborso fino al 90% per le scuole che acquistano abbonamenti a quotidiani e riviste», una misura «utile per la formazione dei ragazzi».
A proposito della pandemia, il sottosegretario ha spiegato che durante questo periodo gli italiani hanno sentito maggiormente «la voglia e l’esigenza di informarsi, trovando informazioni contraddittorie, senza certezza delle fonti e determinando così vari problemi» di fake news.
Secondo Moles per combatterle «è indispensabile la professionalità degli attori del sistema informativo» e bisogna «investire su un tipo di informazione certificata, per arginare le fake news che fanno danno sempre ma sono più gravi quando si parla della salute dei cittadini». (adnkronos)
Il sottosegretario sulla comunicazione al tempo dei social. Fondamentale il Pnrr