ROMA – Un veterano del giornalismo ambientalista, Dom Phillips, 57 anni, inglese, è scomparso nel nulla in una delle zone più remote della foresta pluviale amazzonica, dopo aver ricevuto serie minacce, apparentemente dai garimpeiros, i minatori illegali, o dai taglialegna, o dai bracconieri. È scomparso assieme ad un esperto brasiliano di questioni indigene, Bruno Araújo Pereira, ex funzionario del governo incaricato di proteggere le tribù sperdute del Brasile, che a sua volta da tempo riceve minacce analoghe a causa del suo impegno.
Phillips sta lavorando a un libro sull’ambiente con il supporto della Fondazione Alicia Patterson. Da oltre 15 anni vive nella città brasiliana di Salvador e da oltre 15 anni scrive sul Brasile per vari giornali, tra cui il Guardian, il Washington Post, il New York Times e il Financial Times.
La tribù indigena Univaja ha riferito che Phillips e Pereira si erano messi in viaggio la scorsa settimana in barca per un’area conosciuta come Lago do Jaburu, nella regione di Javari, una vasta distesa di giungla abitata da più di 20 tribù indigene.
Domenica si ritiene che siano ripartiti lungo il fiume per far ritorno ad Atalaia do Norte, dove erano attesi dopo circa tre ore, ma non sono mai arrivati. Così è stata inviata una squadra di ricerca, che però non è riuscita a rintracciarli ed è stato quindi lanciato l’allarme.
Dopo un incontro tra il ministro della Giustizia, Anderson Torres, e il procuratore generale della Repubblica, Augusto Aras, nella zona delle ricerche è stata inviata la polizia federale, col supporto della capitaneria fluviale. E la polizia federale, riferisce il quotidiano O Globo, ha arrestato due uomini, soprannominati Churrasco e Janeo, che ora sono trattenuti nel commissariato di Atalaia do Norte, nell’Amazzonia occidentale, per essere interrogati.
Ma la svolta nelle ricerche ancora non arriva e ce n’è abbastanza per essere fortemente in ansia. Preoccupato si è detto anche Inacio Lula da Silva, ex presidente del Brasile e candidato alle elezioni del prossimo 2 ottobre.
«Phillips mi ha intervistato per il Guardian nel 2017. Spero che vengano trovati rapidamente e che siano sani e salvi», ha scritto su Twitter. Ma ancora più in apprensione sembra essere Beto Marubo, un importante leader indigeno della regione: «Abbiamo bisogno – ha detto – di una missione di ricerca urgente. Abbiamo bisogno della polizia, abbiamo bisogno dell’esercito, abbiamo bisogno dei vigili del fuoco, abbiamo bisogno delle forze di protezione civile. Non abbiamo tempo da perdere». (ansa)
Stefano de Paolis