MOSCA (Russia) – Un giornalista russo è stato espulso dalla Bielorussia a causa di un reportage che descriveva la terribile situazione del Coronavirus del Paese (peraltro alleato della Russia e membro dell’Unione Economica Euroasiatica, ndr).
Il servizio, andato in onda mercoledì su Primo Canale, ha affermato che i bielorussi non si fidano dei numeri ufficiali d’infezione da Covid-19 (19.255) e del numero di morti (112).
Nel filmato, il corrispondente di Primo Canale, Alexei Kruchinin, visita un cimitero nella città bielorussa di Stolbtsy e descrive “un’abbondanza di tombe fresche”. Il ministero degli Esteri bielorusso ha detto a Interfax di aver revocato l’accreditamento a due dipendenti di Primo Canale, ma non ha specificato il motivo o il nome dei dipendenti.
L’emittente ha confermato sul suo sito web che sia Kruchinin che il cameraman Sergei Panasyuk sono stati espulsi e che l’intera troupe è stata privata dell’accreditamento. “Riteniamo che queste azioni assolutamente infondate”, ha dichiarato il servizio stampa di Primo Canale. La televisione di Stato bielorussa ha detto che la troupe è stata privata dell’accreditamento perché il suo film conteneva “notizie false” e “propaganda”. (ansa)
Coronavirus e “abbondanza di tombe fresche” nei cimiteri della Bielorussia