MESSINA – Il tributo della città di Messina a Mino Licordari, giornalista e avvocato scomparso nel 2016, che ha legato il proprio nome alla città dello Stretto. È stata a lui intitolata, sabato mattina, nel corso di una cerimonia nella sede della Terza Municipalità, in via Camaro (Plesso La Pira), l’aula consiliare della III Circoscrizione. Erano, tra gli altri, presenti l’assessore Dafne Musolino, il presidente della Circoscrizione Lino Cucè e il vice-presidente Alessandro Cacciotto, nonché i figli Maurizio e Manuela.
Licordari è stato un “ambasciatore” di Messina e della “messinesità” che si è distinto per l’amore, la professionalità e la passione nel suo ruolo di comunicatore. Amava vivere tra la gente, sapeva entrare nelle case e nel cuore di chi seguiva i suoi programmi, è stato uno straordinario e geniale anticipatore di tendenze che le reti televisive nazionali hanno in gran parte poi mutuato da quelli da lui ideati e condotti.
Particolare la sua carriera giornalistica: era professionista dal 1969, poi aveva deciso nel 1972 di esercitare la libera professione di avvocato (era noto e apprezzato negli ambienti forensi), iscrivendosi nell’elenco pubblicisti, sempre in Sicilia.
Pioniere delle tv locali, aveva avviato assieme ad altri appassionati della comunicazione, sin dal 1976, la Rtp, Radio Televisione Peloritana, il cui segnale veniva captato anche in Calabria, negli anni del monopolio Rai e prima ancora che iniziassero le trasmissioni di Canale 5 sul territorio nazionale.
Licordari ha condotto trasmissioni che hanno coinvolto il pubblico, i quartieri (e l’intitolazione dell’aula della Circoscrizione non è casuale), che hanno raccolto denunce e lamentele, che sono spesso risultate propositive ai fini della soluzione di molti problemi del territorio.
Licordari, tra le arringhe in tribunale e le attività di studio, ha sempre tenuto a stabilire un contatto privilegiato con i propri telespettatori riguardo a qualsiasi argomento, dall’attualità alla cultura, ma soprattutto alla politica allo sport, risultando amatissimo dal pubblico: a Messina, e non solo, era noto semplicemente come “l’avvocato”. Ha inteso fare esperienze anche in altre emittenti, da Telespazio a Teletime, poi a Telecolor (che copriva tutta la regione e aveva sede a Catania) e a Vip Tv prima di fare ritorno, nel 2013 a Rtp.
Nel corso di queste sue esperienze ha lanciato diversi collaboratori, oggi in gran parte affermati professionisti della comunicazione, trasmettendo la passione per il giornalismo al figlio Maurizio, noto professionista sia della carta stampata che della tv, entrato nel circuito dei programmi di approfondimento della Rai nazionale e che, come il padre, ama vivere tra la gente e coinvolgerla. Così come alla figlia Manuela ha trasmesso la passione e l’amore per la professione forense. (giornalistitalia.it)