NEW YORK (Usa) – Nel caos di Minneapolis, la città del Minnesota da tre giorni a ferro e fuoco dopo l’uccisione dell’afroamericano George Floyd da parte della polizia, è finita in manette anche una troupe della Cnn che stava trasmettendo live. A raccontare in presa diretta il suo incredibile arresto Omar Jimenez, reporter afroamericano.
Le immagini sono state immediatamente rilanciate sui social media, mentre l’emittente di Atlanta ha reagito definendo l’accaduto «una violazione del primo emendamento», quello sulla libertà di stampa.
Eppure Jimenez davanti agli agenti si era chiaramente identificato come giornalista, spiegando loro che la sua troupe, se necessario, avrebbe potuto spostarsi dal luogo in cui stava trasmettendo. La polizia, invece, ha motivato l’arresto affermando di aver chiesto al reporter e alla sua squadra di spostarsi, ma loro non lo hanno fatto. Così, uno degli agenti ha afferrato il braccio del giornalista mentre parlava e ha fatto scattare le manette. Poi, dopo le proteste – ha reso noto la Cnn – Jimenez e i colleghi Bill Kirkos e Leonel Mendez sono stati rilasciati dalla struttura di pubblica sicurezza della contea di Hennepin, nel centro di Minneapolis.
Poco dopo l’accaduto è arrivato anche il mea culpa del governatore del Minnesota, Tim Walz, che si è assunto la responsabilità dell’episodio: «Non sarebbe mai dovuto accadere», ha detto, «è un fatto imperdonabile». «Non c’è assolutamente alcun motivo» per quanto è successo, «questa è una scusa pubblica», ha proseguito, affermando che «bisogna assicurarsi che ci sia un posto sicuro in cui il giornalismo possa raccontare le storie».
La polizia, spiegando la sua versione dei fatti, ha detto: «Mentre veniva ripristinato l’ordine a Lake Street e Snelling Avenue, quattro persone sono state arrestate, tra cui tre membri di una troupe della Cnn, che sono poi stati rilasciati dopo che è stato confermato che erano membri della stampa». «La descrizione non è accurata – ha ribattuto la Cnn – la nostra troupe si è identificata immediatamente, in diretta televisiva. Ringraziamo il governatore del Minnesota, Tim Walz, per aver agito rapidamente questa mattina per aiutare il rilascio» dei giornalisti. (ansa)