TARANTO – Delle due una: il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ci è o ci fa? Ha, infatti, indetto una “procedura di valutazione comparativa per l’affidamento di un incarico di Collaborazione Coordinata e Continuativa (Co.Co.Co.) per lo svolgimento di attività di addetto stampa del Museo Archeologico Nazionale di Taranto”.
All’incaricato vengono imposte dal “progetto” 13 “azioni” e “la presenza nel Museo in orari che consentono l’adeguato espletamento delle prestazioni” dopo aver fornito “un recapito telefonico e garantire la disponibilità a partecipare ad eventi ed iniziative anche in orario serale ed in giorni festivi”. Presenza e disponibilità a qualsiasi ora del giorno e della notte, anche nei festivi, sebbene venga specificato che “l’incaricato svolgerà la propria attività senza vincolo di subordinazione” perché “l’incarico ha natura di prestazione di lavoro autonomo, caratterizzata per la continuazione della prestazione e la coordinazione con l’organizzazione ed i fini del committente, dove quest’ultimo conserva non un potere di direzione, ma di verifica della rispondenza della prestazione ai propri obiettivi attraverso un potere di coordinamento spazio-temporale”.
Dulcis in fundo, per svolgere l’attività di “addetto stampa”, provvedendo tra l’altro anche alla “redazione di comunicati a mezzo stampa o realizzati con l’ausilio di sistemi video, telematici e informatici”, il Ministero non prevede, né tra i “requisiti generali”, né tra i “requisiti professionali”, l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, ma la “laurea quadriennale (vecchio ordinamento) o laurea specialistica o magistrale, buona conoscenza della lingua inglese parlata e scritta, ottime capacità di utilizzo degli strumenti informatici e dei social network, esperienza almeno quinquennale presso altro Ente per medesime attività oggetto dell’avviso, comprovata conoscenza dei settori della comunicazione, dei media regionali, nazionali ed internazionali, e della promozione”. L’iscrizione all’Albo professionale figura, infatti, soltanto tra gli elementi di “valutazione dei curricula”.
Per la cronaca, “la durata della collaborazione è di 12 mesi e prevede un corrispettivo pari ad € 12.615,00, omnicomprensivo per l’esecuzione di tutte le prestazioni oggetto dell’incarico e di ogni onere previsto per legge”, le domande di partecipazione alla selezione, redatte in carta libera, ed il curriculum vitae in formato europeo, dovranno essere inviati entro le ore 12 di venerdì 29 dicembre 2017.
Inutile sottolineare che da un Ministero della Repubblica ci si attenda come minimo il rispetto delle leggi, sia in materia di reclutamento del personale titolato a svolgere la professione giornalistica, sia in materia di inquadramento professionale, ma soprattutto si pretenda rispetto per quanti, quotidianamente, continuano a sperare che la battaglia per l’informazione di qualità venga promossa e difesa, in primis, dallo Stato. (giornalistitalia.it)