GROSSETO – L’ex presidente del Grosseto Calcio Piero Camilli è stato condannato per minacce nei confronti di un giornalista de La Nazione.
Nel marzo del 2012 Camilli, dopo la sfida persa dal Grosseto contro il Torino, chiamò al telefono Matteo Alfieri, cronista de La Nazione e collaboratore dell’Ansa, minacciandolo e ingiuriandolo perché aveva scritto della lite avvenuta tra Camilli e Urbano Cairo, presidente del Torino, che fu aggredito fuori dall’impianto proprio da Camilli. Dopo quell’episodio fu negato al giornalista l’accredito allo stadio.
Stamani, di fronte al giudice di pace di Grosseto, l’ex patron è stato condannato ad una multa, al pagamento delle spese processuali nonché condannato a risarcire la parte civile e le spese legali.
Piero Camilli per il reato di ingiurie è stato invece assolto perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato a seguito dell’entrata in vigore della legge di depenalizzazione. La motivazione sarà depositata tra 15 giorni. (Ansa)
L’ex patron del Grosseto Calcio nel 2012 aveva ingiuriato Matteo Alfieri de La Nazione