CATANIA – Il capomafia siracusano Salvatore Giuliano e il figlio Gabriele sono stati rinviati a giudizio dal Gup di Catania Carlo Cannella, per tentata violenza privata e minacce di morte, aggravate dal metodo mafioso e dall’appartenenza al clan, ai danni del giornalista dell’Agi Paolo Borrometi.
Salvatore Giuliano, già condannato per svariati reati e per mafia nella qualità di capo dell’omonimo clan, aveva più volte minacciato di morte il cronista a seguito di alcuni suoi articoli d’inchiesta.
«Ti rompo il c…. sono Salvatore Giuliano, non toccare la mia persona e la mia immagine soprattutto»: solo una parte delle minacce pubbliche del boss scontro il giornalista. Ammesse le parti civili: oltre al giornalista Borrometi, l’Ordine nazionale e quello regionale della stampa, la Federazione nazionale della stampa e l’Assostampa siciliana, assistiti dai legali Vincenzo Ragazzi e Nino Caleca.
Gli imputati sono difesi dal legale Luigi Caruso Verso. L’accusa era sostenuta dal sostituto procuratore della Dda etnea Alessandro Sorrentino. Per Borrometi si tratta del settimo processo in cui dovrà testimoniare. (agi)
Salvatore Giuliano incriminato per minacce di morte al giornalista con il figlio Gabriele