MILANO – La giornalista Stefania Battistini è stata minacciata con una pistola da un pregiudicato rumeno mentre, assieme ad un cameraman, era impegnata a girare un servizio sul caso della ragazza picchiata e molestata, giovedì scorso, su un treno a Milano. La troupe della Rai si era, infatti, recata in zona San Cristoforo per intervistare alcuni nomadi che stazionavano in un casolare abbandonato ai margini della ferrovia Milano-Mortara, la linea teatro del grave episodio di violenza che ha visto sfortunata protagonista una sedicenne, picchiata con calci e pugni e palpeggiata nelle parti intime sul treno da due uomini di origine nordafricana.
Stefania Battistini ed il cameraman si erano appena avvicinati ad un gruppetto di rom, quando uno di essi ha estratto una pistola e intimato loro di andarsene. La troupe Rai, allontanatasi dalla zona, ha chiesto l’intervento dei gruppi antiterrorismo dei carabinieri che, al calare del sole, hanno fatto irruzione nel casolare con la “Aliquota di primo intervento” e la “Squadra di supporto operativo” del “3º Reggimento Lombardia”. Forzata la porta d’ingresso, i carabinieri hanno identificato sette persone, tutti pregiudicati di nazionalità rumena e di età compresa tra i diciassette ed i sessantasei anni. Tra essi l’autore delle minacce alla giornalista, denunciato a piede libero per possesso di pistola scacciacani senza tappo rosso. (giornalistitalia.it)
Da un pregiudicato rumeno mentre effettuata un servizio sulla ragazza aggredita