ROMA – Minacce recapitate via social network a “Report” e al suo conduttore, Sigfrido Ranucci, dopo la puntata di ieri sera, su Rai 3, in cui è andata in onda la sua intervista a Stefano Vaj, consigliere nazionale dell’Associazione Italiana Transumanisti.
«Sigfrido Ranucci – si legge sulla pagina Facebook di Rai 3 – con l’intervista a Stefano Vaj mandata in onda da Report hai segnato la tua condanna, maledirai il giorno in cui hai mandato in onda quella intervista te lo giuro su ciò che ho più caro. Fosse l’ultima cosa che faccio nella mia vita la tua carriera è finita». E ancora: «Potevi presentare il transumanesimo in mille modi diversi, hai scelto il peggiore, quello che ti ha condannato e non ti servirà andare a leccare a qualche deretano, sei finito…».
Immediate le prese di posizione tutela del programma e del giornalista da parte della stessa Rai e del sindacato dei giornalisti.
«A seguito delle gravi minacce nei confronti di Sigfrido Ranucci e di Report, – comunica Viale Mazzini – dopo la puntata in onda ieri sera su Rai3, l’azienda esprime massima solidarietà al giornalista e alla redazione del programma e si muoverà in tutte le sedi opportune a loro tutela. Rai ribadisce che il lavoro di inchiesta di Report appartiene pienamente allo spirito e alla missione del Servizio Pubblico, che è e sarà sempre dalla parte della libertà di informazione».
«Nessuna intimidazione – affermano Fnsi e Usigrai – ci farà fare un passo indietro dal nostro impegno per la libertà di informazione. I vigliacchi che si nascondono dietro a uno schermo e una tastiera non ci fanno paura. Per questo Fnsi e Usigrai esprimono piena solidarietà alla redazione di Report e al suo curatore Sigfrido Ranucci».
«Saremo al loro fianco – incalza il sindacato dei giornalisti – per tutelarli in tutte le sedi necessarie. Questo episodio conferma l’urgenza di norme a tutela dell’articolo 21 della Costituzione e del diritto dei cittadini a essere informati». (giornalistitalia.it)
Il post su Facebook: “Sei finito”. Rai e sindacato giornalisti: “Massima tutela”