TORINO – Scrive un articolo sui 1536 richiedenti asilo ospitati nella provincia di Alessandria e viene minacciata. Da chi? Dal presidente di un’associazione che si occupa dell’accoglienza ai migranti e che gestisce una delle strutture deputate a farlo, La Casa di Elisa, ad Abazia di Masio, nell’alessandrino. È accaduto a Valentina Frezzato, che, sulle colonne de La Stampa, ha “osato” raccontare la marcia di un gruppo di migranti – 18 chilometri sotto il sole – per denunciare alla Prefettura di Alessandria «un trattamento che definiscono “sbagliato”», si legge nell’articolo.
Questa, almeno, è la loro versione. Che, però, «resta l’unica versione della storia, – riporta La Stampa – i responsabili della struttura preferiscono non fornirne altre. Poi, Giorgio Isidoris, presidente dell’associazione La Casa di Elisa – ospita 11 persone a Masio, 10 a Conzano e 12 a San Germano di Casale –, contatta la giornalista che ha firmato il servizio su La Stampa e la minaccia: “Ti sei messa in un vespaio, ora diventa una cosa tra te e me”».
Immediata la reazione del Comitato di redazione: «Il Cdr de La Stampa esprime solidarietà e vicinanza alla collega e collaboratrice di Alessandria che ha ricevuto insulti, intimidazioni e minacce telefoniche a seguito di un articolo sull’accoglienza dei migranti nell’Alessandrino pubblicato dal nostro quotidiano. Il Cdr stigmatizza l’episodio e le ripetute violenze verbali e psicologiche subite dalla collega sotto attacco per aver fatto il suo lavoro». (giornalistitalia.it)
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IL SECONDO ARTICOLO DI VALENTINA FREZZATO SULLA DENUNCIA DEI MIGRANTI