BOLOGNA – Il tribunale di Bologna ha condannato in primo grado tutti e 23 gli imputati nel processo “Black Monkey” per associazione mafiosa. La pena più alta, 26 anni e 10 mesi, è andata a Nicola Femia, ritenuto il capo di un gruppo legato alla ‘ndrangheta che guadagnava con il gioco illegale.
Il tribunale ha anche disposto i risarcimenti alle parti civili, fra cui un milione di euro alla Regione Emilia-Romagna.
Risarcimenti anche per il giornalista Giovanni Tizian (100mila euro al cronista dell’Espresso, che all’epoca dei fatti lavorava alla Gazzetta di Modena, ndr) e per l’Ordine dei giornalisti.
Femia, in una conversazione telefonica con un altro imputato, così come risulta da un’intercettazione, prospettava di uccidere il giornalista, autore di articoli invisi all’organizzazione.
Alla lettura della sentenza era presente anche don Luigi Ciotti, presidente di Libera, costituitosi anche lui parte civile. (adnkronos)
Fnsi: «Sentenza storica, vicini al collega»
ROMA – «Giovanni Tizian aveva ragione. Per le sue inchieste, con cui ha svelato le infiltrazioni della ‘ndrangheta in Emila Romagna, il cronista dell’Espresso era finito nel mirino dei boss che volevano «sparagli in bocca». Ora il tribunale di Bologna ha confermato quanto Tizian aveva denunciato e inflitto in tutto 175 anni di carcere a 23 ». Lo affermano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi, esprimendo tutta la loro «soddisfazione per una sentenza storica. Per la prima volta, un tribunale ha riconosciuto l’esistenza stabile di un’associazione a delinquere attiva nel territorio bolognese. Ci stringiamo in un abbraccio a Giovanni Tizian e lo esortiamo a continuare a lavorare per illuminare il malaffare ad ogni latitudine, per amore della legalità e per il bene dei cittadini».
Domani Giulietti sarà a Reggio Emilia per incontrare, a nome della Fnsi, i cronisti che hanno contribuito a portare alla luce i loschi affari della criminalità in quei territori, insieme con la presidente dell’Associazione Stampa Emilia Romagna, Serena Bersani, e con il componente della segreteria della Fnsi, Mattia Motta. Sarà anche l’occasione per ringraziare pubblicamente Giovanni Tizian per il suo impegno e il suo coraggio. (giornalistitalia.it)