Al giornalista e scrittore reggino il Premio Bertrand Russell ai saperi contaminati

Mimmo Nunnari interprete del Mediterraneo

Mimmo Nunnari e il suo “Destino Mediterraneo”

REGGIO CALABRIA – «Mediterraneo non è solo una nozione geografica, ma un vecchio nome, che si porta dietro la storia di tre continenti e di tre insiemi di civiltà; un patrimonio culturale che, in un futuro che si presenta pieno d’incognite, nel mondo che naviga senza bussola, smarrito, impaurito, e rinchiuso nei suoi falsi valori ingannatori, rappresenta l’eredità che ci può salvare».
Nel suo “Destino Medirerraneo – Solo il mare nostro ci salverà” (Rubettino editore, 2018, pagine 250, euro 14,25, formato Kindle 8,99), Mimmo Nunnari racconta questo “enigma meraviglioso” in tutte le sue sfaccettature: «mare di viaggi avventurosi, teatro delle più grandi battaglie navali della storia e di conflitti religiosi insanabili, dimora comune di ebrei, cristiani e musulmani, culla di Omero. Mare interno, lo chiamavano i Greci, e nostro i Romani. È un pezzo di mondo dove tutto è accaduto, e tutto accade: nascita del pensiero greco e della cultura araba, mescolanze di civiltà, popoli e tradizioni».
Nunnari racconta il Grande Mare delle tre religioni monoteiste, degli scambi, dei commerci, delle bellezze del paesaggio e della natura, dei misteri, delle leggende, delle scorrerie piratesche e delle migrazioni bibliche. Riflette a lungo sull’Italia, che nel Mediterraneo è interamente immersa, col suo Sud, avanguardia occidentale verso Medioriente e Africa del Nord, e ponte di collegamento dell’Europa.
«Nonostante tutte le contraddizioni, i ritardi sulla modernità, le incessanti correnti migratorie, e i focolai di guerra, il nostro mare – sottolinea il giornalista – è il posto giusto per riscoprire la cultura d’origine dell’Occidente e lo spirito europeo».
E “Destino Mediterraneo” non poteva non essere al centro del Premio “Bertrand Russell ai saperi contaminati” dedicato nel 2020 al “Mediterraneo crocevia di culture”. Il premio verrà conferito a Mimmo Nunnari nel corso di una cerimonia in programma, venerdì 30 ottobre, alle ore 17 nell’Aula 1 dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Nell’occasione Nunnari terrà una lectio magistralis preceduta dal segretario della fondazione “Mediterranea”, Raffaele Abenavoli, che illustrerà le motivazioni del premio assegnato al giornalista-scrittore.
Ai lavori, introdotti dal presidente della fondazione “Mediterranea”, Vincenzo Vitale, parteciperanno i professori Massimiliano Ferrara, direttore del dipartimento Digies della Mediterranea, Antonino Monorchio, presidente del comitato scientifico Fondazione “Mediterranea” e Giuseppe Barbato del dipartimento Diceam dell’Università Mediterranea. Interverranno anche Giuseppe Bova, presidente del Circolo culturale “Rhegium Julii”, ed i professori Francesco Costantino del consiglio di presidenza della fondazione “Mediterranea”, Nico D’Ascola del dipartimento Digies e Franco Prampolini del dipartimento Pau della Mediterranea. (giornalistitalia.it)

CHI È MIMMO NUNNARI

Mimmo Nunnari tra le meraviglie della sua Calabria

Mimmo Nunnari, giornalista, già vicedirettore della Tgr Rai, ha insegnato Teoria e Tecnica del Giornalismo nell’Università di Messina e Sociologia dei processi culturali e comunicativi nell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. Tra i suoi libri: Nord Sud l’Italia da riconciliare (1992); Storia della rivolta di Reggio (2000); Dal giornale al portale (2004); Media arabi e cultura nel Mediterraneo (2009); Viaggio in Calabria, dalla Magna Grecia al Terzo Millennio (2009); La lunga notte della rivolta (2010) e La Calabria spiegata agli italiani (2017).

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