ROMA – La rinata MicroMega è tornata in edicola – “sempre libera, definitivamente indipendente” – con il primo numero della sua nuova vita. Un numero sostanzialmente monografico dedicato al centenario della fondazione del Partito comunista in Italia e costruito tutto attorno a testimonianze di comunismo vissuto di alcuni tra i protagonisti di quella fondamentale pagina di storia.
Aldo Tortorella, Marisa Cinciari Rodano, Giulia Mafai, Luciana Castellina, Alberto Asor Rosa, il compianto Emanuele Macaluso (in quella che resterà la sua ultima testimonianza) e il direttore di MicroMega, Paolo Flores d’Arcais ci consegnano le loro storie di militanza nel Partito comunista (e più in generale a sinistra) dalla Resistenza fino alla svolta della Bolognina, restituendoci – tra episodi e aneddoti mai raccontati prima – un pezzo di storia del nostro Paese.
Testimonianze che, come scrive il direttore di MicroMega nella sua presentazione, dimostrano «in via definiva l’imbecillità di quanti ancora si ostinano a mettere sullo stesso piano comunismi e fascismi come due mere varianti del Male del XX secolo. (…) Sia chiaro: i gulag e le deportazioni di Stalin non hanno provocato meno morte, tragedie, inaudite sofferenze di uomini, donne, bambini, dei lager di Hitler. E tuttavia comunismo e nazifascismo restano diversi, inassimilabili, profondamente».
Nel nuovo numero di MicroMega anche il dialogo tra Telmo Pievani e David Quammen, l’autore che – con il libro Spillover – aveva previsto già diversi anni fa ciò che stiamo vivendo con la pandemia; e un saggio di Elisabetta Grande che avanza dei dubbi sulle reali possibilità che, visto il suo passato politico, Joe Biden possa rappresentare quel deciso cambio di rotta in materia di lotta alle disuguaglianze che sarebbe più che auspicabile.
«La seconda vita di MicroMega – afferma il direttore Paolo Flores d’Arcais nell’appello ai lettori – dipende soprattutto da voi, amici lettori, compagni di lotte civili, o anche cittadini non simpatizzanti con le idee della rivista (alcune o tutte), ma che la ritenete una presenza irrinunciabile in un panorama di democrazia pluralistica che in tutto il mondo va pericolosamente restringendosi».
«Negli anni a venire – sottolinea Flores d’Arcais – ci sarà sempre più bisogno di un impegno intellettuale e politico per “giustizia e libertà” e di pensiero critico, spirito illuminista, intransigenza laica. Per questo è nata “Micromega Edizioni impresa sociale SRL”, che realizzerà la rivista bimestrale MicroMega, un sito di informazione quotidiana (micromega.net) e una newsletter settimanale di approfondimento con articoli, analisi, reportage, video, podcast esclusivi e saggi dall’archivio storico della rivista». (giornalistitalia.it)
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