MESSINA – Si comincia dall’inizio, dai miti, e si procede toccando tutte le storie, i personaggi, i luoghi, i riti, le leggende di una città che mostra e a volte nasconde i suoi 28 secoli di vita. Li ripercorre, con leggerezza e ironia, Eleonora Iannelli nel suo volume “Messina ritrovata” (Bonanzinga editore, 280 pagine, 20 euro) che torna in libreria in un’edizione rivista e aggiornata.
Il viaggio nel tempo comincia dalla fondazione in epoca greca con tutto il suo contorno mitologico: la falce “eviratrice” di Kronos, l’architetto-cacciatore Orione che progetta Zancle, Ulisse che sfugge ai gorghi di Scilla e Cariddi, la fata Morgana che incanta i naviganti mentre il povero Colapesce tiene la Sicilia sulle spalle e i giganti Mata e Grifone vegliano sulla città come numi tutelari.
Iannelli narra poi la Messina che contendeva a Palermo il ruolo di capitale del regno, le audaci rivolte e le durissime repressioni, il terremoto catastrofico del 1908, la lenta ricostruzione. C’è spazio anche per la storia “istituzionale” di Messina e della Sicilia, per le storie minori, i personaggi strani, i retroscena curiosi, le aziende gloriose dismesse, il nuovo museo regionale.
Il libro, che si rivolge soprattutto ad un pubblico giovane, si pone come una guida alle escursioni nei borghi collinari e in quelli marinari, tra bellezze paesaggistiche e suggestivi riti religiosi. Infine, apre una finestra sullo Stretto con il pesce spada “innamorato”, i sapori, gli odori, i colori della cucina locale e i segreti della particolare “parata missinisa”.
Nelle intenzioni dell’autrice, scrittrice e giornalista, c’è un contributo di memoria affidato al taglio divulgativo del testo e arrichito da foto, stampe e mappe della città.
Giorgio Boatti, nella prefazione, coglie anche la “felice creatività di chi sa dipanare narrazioni e, al tempo stesso, praticare la Storia con metodo e rigore”. (ansa)