SALTILLO (Messico) – Il Messico è uno dei paesi dove è più rischioso svolgere il mestiere di giornalista e dove i professionisti dell’informazione che cercano la verità subiscono aggressioni e attacchi mirati. Per questo “hanno bisogno del nostro sostegno e della nostra preghiera”: lo ha detto il vescovo della diocesi di Saltillo, mons. Raúl Vera López, celebrando una messa nella capitale dello Stato messicano del Coahuila, in occasione della “Giornata dei giornalisti”, e pregando per coloro che sono stati uccisi svolgendo questa professione.
Durante la messa, celebrata nella chiesa del Santo Cristo, il vescovo ha parlato delle difficili condizioni in cui si pratica il loro lavoro.
Dopo la messa si è svolto un breve incontro al quale hanno partecipato i giornalisti e corrispondenti dei vari media locali. “Noi giornalisti, molte volte, abbiamo orari da schiavitù, passiamo ore impegnati nella ricerca; alcuni colleghi hanno stipendi molto bassi che non consentono loro di vivere con dignità o sostenere una famiglia”, ha commentato un giornalista presente.
Negli ultimi dieci anni, Messico è diventato uno dei paesi dove è a rischio svolgere questo mestiere. Secondo dati dalla stampa locale sono 6 i giornalisti uccisi in poco più di 2 mesi. La commissione di protezione dei giornalisti ha registrato 42 giornalisti uccisi a partire dal 2006. (agenzia fides)
Mons. Raúl Vera López: “Attacchi mirati ai professionisti che cercano la verità”