BERLINO (Germania) – Il cancelliere tedesco Angela Merkel rompe con la recente tradizione dell’appeasement con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan – frutto dell’intesa con l’Ue per il blocco dello tsunami di profughi che hanno raggiunto la Germania nel 2015 attraverso la rotta balcanica – e critica duramente Ankara per il giro di vite sulla libertà di stampa.
Merkel ha definito “estremamente preoccupanti” gli ultimi arresti di giornalisti e ha avvertito Ankara che avranno il loro peso nel negoziato di adesione all’Ue.
“Per me e l’intero governo è estremamente allarmante che la libertà di stampa e di parola siano state ulteriormente ridotte” in Turchia, ha denunciato il cancelliere dopo l’ultima ondata di arresti di ieri, almeno una decina, tra cui i vertici del quotidiano d’opposizione Cumhuriyet.
Gli arresti sono “l’ultimissimo esempio di questa tendenza (repressiva nei confronti della stampa, ndr) molto triste” ha proseguito Merkel aggiungendo: “Abbiamo forti dubbi che (la Turchia, ndr) stia rispettando lo stato di diritto”.
Il cancelliere ha poi rivelato che l’ambasciatore tedesco ad Ankara ha visitato la redazione di Cumhuriyet: “I giornalisti possono essere certi della nostra solidarietà così come tutti coloro che in Turchia che, in condizione difficili, esercitano la libertà di stampa e di parola”.
Gli arresti a Cumhuriyet sono solo gli ultimi in ordine di tempo dopo il fallito golpe del 15 luglio che ha portato Erdogan a dichiare lo stato d’emergenza e a licenziare oltre 10.000 dipendenti pubblici nel fine settimana e chiuso 15 testate pro-curde (Agi/Afp)