ROMA – «La “post verità” oggi come oggi tende a rappresentare “la verità dell’altro, la confutazione di una verità condivisa. Trump non sarebbe diventato presidente degli Stati Uniti se non avesse evidenziato le falle dell’establishment Usa. E così è in Italia con il M5S». Ospite della trasmissione di Lucia Annunziata “In mezz’ora”, su Rai3, Enrico Mentana, direttore del Tg La7, ha puntato l’indice contro l’antigiornalismo che danneggia l’informazione.
Se la verità “vera” è messa in discussione, ha detto Mentana, “è chiaro che neppure l’altra verità deve passare”. Il direttore del TgLa7 si è, quindi, soffermato sul “giornalismo che ora è in una condizione molto diversa da quella originaria” prendendo ad esempio “l’elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti che, pur senza l’endorsement di alcun grande quotidiano, ha invece avuto il consenso della maggior parte delle persone in quelle aree del Paese che gli servivano per vincere. Questo vuol dire che la gente non ha seguito proprio i media e Trump può aver giocato su questo avversario rappresentato dai media”.
La puntata odierna di “In mezz’ora non è andata giù al deputato grillino Carlo Sibilia, che ha twittato: “Tre giornalisti falliti si autointerrogano sui motivi del loro fallimento. Pubblicamente. Senza che nessuno glielo abbia chiesto #inmezzora”. La risposta di Mentana, naturalmente, non si è fatta attendere. Il direttore del TgLa7 ha, infatti, replicato su Facebook: “Quando gli indichi la luna, lo stupido vede solo la scia chimica”. (giornalistitalia.it)
Replica a Sibilia: “Quando gli indichi la luna, lo stupido vede solo la scia chimica”