La bambina di 10 anni affetta da SMA che ha intervistato il Presidente della Repubblica

Mavi Belleri giornalista professionista ad honorem

Maria Vittoria “Mavi” Belleri con la tessera di giornalista professionista ad honorem (Foto Giornalisti Italia)

ROMA – Maria Vittoria Belleri, per gli amici “Mavi”, la bambina di 10 anni, di Brescia, affetta da SMA (atrofia muscolare spinale), protagonista del cortometraggio realizzato per Fondazione Telethon con la regia di Francesca Archibugi e prodotto da Fandango con Rai Cinema, è diventata giornalista professionista ad honorem.

La tessera ad honorem di Mavi Belleri

La tessera le è stata consegnata oggi pomeriggio a Roma nel corso dei lavori del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti dal presidente Carlo Bartoli «per la grande passione dimostrata verso la professione».
Mavi, che nel cortometraggio intitolato “Una giornata pazzesca”, incontra e intervista il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, comparso per la prima volta in un corto in cui interpreta sé stesso, esaudisce così il suo sogno e diventa la più giovane giornalista professionista d’Italia.
Mavi ha già realizzato nei mesi scorsi diverse interviste, tra le quali quella con il professor Eugenio Mercuri del Centro Nemo di Roma che la segue da quando aveva un anno e cinque mesi.
«Maria Vittoria – ha spiegato il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti – aveva un sogno: diventare giornalista e intervistare il presidente Mattarella. Una parte del suo sogno è stata esaudita grazie a Fondazione Telethon.

Mavi Belleri con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti

Noi abbiamo pensato di aiutarla a coltivare quel sogno consegnandole la tessera onoraria dell’Ordine dei giornalisti, un modo per incoraggiarla ad andare avanti sulla strada che ha scelto di percorrere con tanto impegno. Allo stesso tempo intendiamo portare, con questo gesto, un contributo alla costante  ed encomiabile attività che Telethon profonde a sostegno della ricerca nel campo delle malattie».

Mavi Belleri con la tessera di giornalista (Foto Giornalisti Italia)

La SMA, malattia da cui è affetta Mavi, è una patologia neuromuscolare caratterizzata dalla progressiva morte dei motoneuroni, le cellule nervose del midollo spinale che impartiscono ai muscoli il comando di movimento. La SMA colpisce circa 1 neonato ogni 10.000 e costituisce la più comune causa genetica di morte infantile: per questa patologia grazie a Fondazione Telethon sono stati finanziati 37 progetti di ricerca e coinvolti 51 ricercatori.
Fondazione Telethon ETS è una delle principali charity biomediche italiane, nata nel 1990 per iniziativa di un gruppo di pazienti affetti da distrofia muscolare. La sua missione è di arrivare alla cura delle malattie genetiche rare grazie a una ricerca scientifica di eccellenza, selezionata secondo le migliori prassi condivise a livello internazionale. Attraverso un metodo unico nel panorama italiano, segue l’intera “filiera della ricerca” occupandosi della raccolta fondi, della selezione e del finanziamento dei progetti e dell’attività stessa di ricerca portata avanti nei centri e nei laboratori della Fondazione.

La tessera di giornalista professionista ad honorem consegnata a Maria Vittoria Belleri (Foto Giornalisti Italia)

Inoltre, sviluppa collaborazioni con istituzioni sanitarie pubbliche e industrie farmaceutiche per tradurre i risultati della ricerca in terapie accessibili ai pazienti. Dalla sua fondazione ha investito in ricerca 698 milioni di euro, ha finanziato oltre 3.000 progetti con 1.771 ricercatori coinvolti e 637 malattie studiate.

Maria Vittoria Belleri con la tessera di giornalista (Foto Giornalisti Italia)

Ad oggi, grazie a Fondazione Telethon è stata resa disponibile la prima terapia genica con cellule staminali al mondo, nata grazie alla collaborazione con l’industria farmaceutica, destinata al trattamento dell’ADA-SCID, una grave immunodeficienza che compromette le difese dell’organismo fin dalla nascita. Nel 2023, Fondazione Telethon è diventata responsabile della produzione e distribuzione del farmaco nell’Unione Europea. Un’altra terapia genica frutto della ricerca di Fondazione Telethon resa disponibile è quella per una grave malattia neurodegenerativa, la leucodistrofia metacromatica. Questo approccio terapeutico è in fase avanzata di sperimentazione clinica per un’altra immunodeficienza, la sindrome di Wiskott-Aldrich, per la beta talassemia e alcune malattie metaboliche dell’infanzia, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 e di tipo 1. Inoltre, all’interno degli istituti di Fondazione Telethon sono in fase avanzata di studio o di sviluppo strategie terapeutiche mirate anche per altre malattie genetiche, come per esempio alcuni difetti ereditari della vista. Parallelamente, continua in tutti i laboratori finanziati dalla Fondazione lo studio dei meccanismi di base e di potenziali approcci terapeutici per patologie ancora senza risposta. (giornalistitalia.it)

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