ROMA – “Ottant’anni… Il momento giusto per ringraziare di essere arrivato fino a questa età. Per guardare al futuro, ma spesso anche al passato. E per sentirsi molto fortunato: sto bene, ancora riconosco, ho tre figli e quattro nipoti”. È un “ottimo bilancio”, tra ironia e commozione, quello che traccia Maurizio Costanzo in una chiacchierata con l’Ansa, mentre è in vacanza ad Ansedonia, in vista del compleanno del 28 agosto.
Un bilancio eccellente anche sul piano professionale: “Fin da ragazzo sognavo di fare il giornalista. Ho fatto la radio, la tv: sono in video da 42 anni. Ma la voglia ce l’ho ancora, è la stessa di quel ragazzo di tanti anni fa… Forse è un po’ una malattia”, confessa.
È con questo spirito che elenca gli impegni per la prossima stagione: “A settembre riparte in seconda serata su Canale 5 “L’intervista”, con un primo ciclo che si alternerà con sei serate del Costanzo show. Poi condurrò un altro ciclo di Interviste e altri sei appuntamenti con il talk”. Senza dimenticare il Radio Costanzo Show, nel week end su Radio 105.
Da Berlusconi a Maradona, da Pietro Maso a Romina Power, le interviste di Costanzo alle figure più importanti, amate o controverse, lasciano il segno: “La chiave del nostro mestiere – sottolinea – è la curiosità: mi faccio delle domande e faccio all’ospite le stesse domande che porrei se non ci fosse la telecamera accesa. L’intervista alla quale sono affezionato di più? Il faccia a faccia con Maria: è stato un confronto molto vero e ha fatto record”, sottolinea Costanzo citando lo share superiore al 22% (con picchi vicini al 26%) della puntata evento che a febbraio 2017 lo vide per la prima volta di fronte alla moglie, “queen Mary” De Filippi, tra ricordi, sorrisi, spezzoni di vita e momenti di emozione.
“Ma devo ammettere – sottolinea – che alla fine tutti i personaggi, anche i mascalzoni, hanno un aspetto interessante. Il segreto dell’Intervista? Essere soli, io e l’altro, in una sorta di scatola: ci si dimentica, in qualche modo, di stare in tv e questo permette all’interlocutore di aprirsi”.
L’ospite che gli piacerebbe avere nel suo salotto? “Lo dico sempre: il Papa. Sperando che prima o poi un papa legga le mie dichiarazioni e ci pensi su”.
Se l’Intervista vedrà ancora il giornalista impegnato in confronti one to one con i rappresentanti di spicco delle istituzioni, dell’attualità, della politica, dello spettacolo, anche il Costanzo show, archetipo del talk made in Italy, avrà la liturgia di sempre, quella che dal 1982 ne ha fatto lo specchio del Paese, il luogo in cui vip, protagonisti della vita civile e gente comune hanno raccontato sentimenti, problemi, ingiustizie, conflitti.
“Inizierò a registrare il nuovo ciclo a fine ottobre, concentrandomi ancora una volta sull’attualita e sulle storie. Intanto le repliche, su Rete 4 la domenica mattina, vanno benissimo. Dopo 4.500 puntate ormai con il pubblico ho un rapporto di parentela. E i risultati sono ottimi: lo zoccolo duro del programma sono le donne giovani, tra i 25 e i 35 anni. Questa è una grande fortuna: è la mia speranza e anche la mia cassaforte. E poi in tanti seguono il Costanzo show per tradizione familiare: in fondo, mi sono allevato un po’ di pubblico”.
Giornalista, scrittore, autore, critico, direttore artistico di teatri, imprenditore, il papà di Bontà loro e Buona domenica quest’anno ha debuttato anche come attore, nei panni di Dio, per 3+1 giorni per innamorarsi, opera prima di Benedetta Pontellini: “Ma ho recitato per tre minuti! Mi sono fatto contagiare dall’entusiasmo di un gruppo di giovani”.
In tv segue “le reti all news, SkyTg24, Rainews 24, i programmi di Maria, qualche sceneggiato. La sera guardo sempre un po’ di televisione, è una specie di droga controllata. La tv generalista? Potrà reggere ancora, non so quanto a lungo. Certo, l’offerta intelligente ancora acchiappa”.
E la Rai? “Mi dispiace questa situazione di stallo per una grande azienda. Si sveglino al più presto e nominino il presidente. Ogni volta diventa una specie di sceneggiata. Io alla presidenza? Se ne è anche parlato, anni fa. Ma non ci penso proprio”, conclude. (ansa)