CITTA’ DEL MESSICO – Due giornalisti sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco in Messico, portando a tre il numero di giornalisti assassinati questa settimana nel paese e nove quest’anno.
Jorge Celestino Ruiz, del quotidiano El Grafico de Xalapa, è stato ucciso venerdì notte nel comune di Actopan, nello Stato di Veracruz (est). Secondo una fonte della polizia, che ha richiesto l’anonimato, la casa di Ruiz era già stata “attaccata” a ottobre. «Furono sparati colpi anche contro il suo veicolo per intimidirlo», ha aggiunto la fonte, senza ulteriori dettagli.
Secondo i colleghi del giornalista, Jorge Celestino Ruiz non ha più firmato i suoi articoli per mantenere un profilo basso. L’omicidio è avvenuto meno di 24 ore dopo l’uccisione del direttore e redattore capo del sito di notizie di Zihuatanejo Verdad, Edgar Alberto Nava, a Zacatepec nello stato meridionale di Guerrero, secondo l’ufficio del procuratore locale. Nava, che era anche un impiegato del consiglio comunale, è stato raggiunto da un proiettile sparato da un’arma calibro 9.
Il Messico è uno dei paesi più pericolosi per la stampa, con oltre 100 giornalisti uccisi dal 2000 nella violenza legata al traffico di droga e alla corruzione politica. La maggior parte di questi crimini rimane impunita. Martedì, il corpo di Rogelio Barragan, direttore del portale di notizie Guerrero Al Instante, è stato trovato nel bagagliaio di un’auto abbandonata nello stato di Morelos (al centro) con ferite alla testa.
Nel frattempo, i locali del quotidiano El Monitor a Parral, nello stato di Chihuahua, sono stati assaltati mercoledì con molotov cocktail, senza causare vittime. Di conseguenza, il giornale ha annunciato che avrebbe smesso di pubblicare articoli politici nella speranza di evitare ulteriori aggressioni.
L’anno scorso dieci giornalisti sono stati assassinati in diverse parti del paese. Secondo il conteggio di Reporter senza frontiere (Rsf), il Messico è il paese con il maggior numero di giornalisti uccisi dall’inizio del 2019. (agi/afp)
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