DAKAR (Senegal) – Il fermo dei 22 cittadini senegalesi arrestati domenica 14 gennaio in relazione all’inchiesta sul massacro di 14 persone avvenuto il 6 gennaio in una regione boschiva a Casamance, nel sud del paese africano, è stato rinnovato. “I 22 sono ancora in custodia” a Ziguinchor, ha detto una fonte vicina alle indagini, senza fornire ulteriori dettagli. In Senegal, il fermo dura per legge 48 ore e può essere rinnovato una sola volta. Secondo quanto riferito dalla fonte, tra gli arrestati figura anche un giornalista locale.
“Il fermo non ha nulla a che fare con la sua professione”, ha detto la fonte anonima. In un comunicato pubblicato domenica dalla Gendarmeria del paese africano, si legge che tra gli arrestati ci sono quattro giovani membri di un comitato di sorveglianza della foresta del villaggio, condannati e rilasciati a ottobre a seguito di un diverbio con alcuni taglialegna locali. Secondo il presidente dell’Associazione giovanile del villaggio di Toubacouta, Abdou Sane, ieri sono stati arrestati 19 giovani e una donna.
Sabato 6 gennaio, 14 persone sono state uccise a Borofaye, un villaggio vicino a Ziguinchor, capoluogo regionale del Casamance, nel sud del Senegal, a circa 10 chilometri dal confine con la Guinea Bissau. Dal 1982 questa regione è stata teatro di una ribellione da parte del gruppo armato separatista Movement of Democratic Forces of Casamance (Mfdc), che ha tuttavia condannato “fermamente” quanto successo, accusando la locale industria del legno. (agi)