ROMA – “Sono in arrivo politiche per l’editoria. Faremo una legge che si chiamerà editoria 5.0 che si pone come obiettivo di sostenere, con contributi diretti e indiretti, tutta la filiera. Dagli editori ai lettori passando per gli edicolanti, i distributori, i giornalisti”. È quanto ha annunciato oggi Andrea Martella, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione, durante l’inaugurazione della 18ª edizione di “Più libri più liberi”, che si svolgerà fino all’8 dicembre negli spazi della “Nuvola” a Roma.
A proposito delle ultime rilevazioni dell’Istat il sottosegretario ha poi sottolineato: “Non ci sfugge la fotografia impietosa che vede il nostro Paese tra gli ultimi in Europa per i dati di lettura. In Italia c’è un grande squilibrio tra Nord e Sud. E per questo stiamo mettendo in campo risposte che possano coinvolgere tutti i soggetti istituzionali, le scuole, i cittadini. Stiamo lavorando per introdurre la lettura di quotidiani, riviste e periodici nelle scuole – ha proseguito – con l’obiettivo di aumentare la platea di lettori ed educare alla lettura. Il titolo di questa fiera è davvero indicativo”.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha poi commentato il titolo della fiera, “Più libri più liberi”. “Un titolo indicativo e esemplificativo – ha detto – leggere significa, infatti, essere più liberi. Una chiave che ci fa capire il passato, ma io credo possa anche essere una chiave per interpretare e costruire al meglio anche il nostro futuro”.
“I libri sono essenziali per produrre cultura, infatti, – ha proseguito Martella – ma anche per costruire il domani. Il futuro del nostro Paese dipende anche dal futuro dell’editoria che è la prima industria culturale del Paese”.
Andrea Martella ha poi ricordato, nel corso del suo intervento, Adriano Olivetti. “Mentre venivo qui ho pensato alle parole del grande imprenditore. A chi gli chiedeva come mai lui, imprenditore di successo, amasse circondarsi di tanti intellettuali, rispose che, se aveva un problema tecnico avrebbe convocato un esperto mentre se voleva capire l’andamento del futuro l’avrebbe chiesto a poeti e scrittori”. (adnkronos)
“Applicando la direttiva Ue difenderemo il copyright”
La minaccia di dazi da parte di Trump contro la digital tax – afferma Martella in un’intervista al quotidiano La Stampa – “prende di mira i Paesi che si sono dati o stanno introducendo tassazioni per le grandi aziende che da anni realizzano profitti miliardari sul mercato dei servizi digitali sfuggendo alle fiscalità nazionali” e “conferma la necessità di difendere la nostra economia, ma anche l’esigenza di una risposta coordinata a livello europeo e sovranazionale”.
“Di discriminatorio – rileva – non c’è nulla, tanto meno nei confronti di un alleato come gli Stati Uniti. La discriminazione semmai è quella che subiscono gli operatori economici residenti nel nostro Paese, che dall’assenza di regolamentazione per l’attività dei cosiddetti over the top sono colpiti due volte: nella tassazione e nella competizione commerciale. Per l’editoria si aggiunge il danno per lo sfruttamento dei contenuti informativi, che mortifica il lavoro giornalistico e ne colpisce la remunerazione”.
A questo proposito, Martella sottolinea che “dal giugno scorso è in vigore la nuova Direttiva europea sul diritto d’autore nel mercato digitale: gli Stati membri devono recepirlo entro due anni. L’Italia – afferma – intende farlo già attraverso la “Legge di delegazione europea 2019” che sarà presentata alle Camere nei prossimi giorni”. (ansa)