ROMA – «Quanto accaduto domenica a Pontida è intollerabile»: così il sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella, ha condannato gli insulti a Gad Lerner e l’aggressione a un videomaker durante il raduno leghista.
«Ogni professionista dell’informazione è portatore di un’istanza di democrazia e di libertà, come sancito dalla Costituzione», ha affermato Martella in un’intervista a Repubblica, e «abbassare la guardia significa tradire questi valori».
Per Martella sono “inaccettabili” le frasi di Matteo Salvini che delegittimano i giornalisti perché «una cosa è il confronto politico, e il conflitto sulle idee, altra cosa è il disprezzo, l’incitare alla violenza, il venir meno alle regole elementari della convivenza».
«Non è possibile che in un Paese moderno un giornalista debba avere paura di andare a una manifestazione pubblica, o che il suo racconto debba essere condizionato da minacce o intimidazioni», ha aggiunto il sottosegretario che ha espresso «vicinanza a chi è costretto a fare il suo lavoro sotto scorta».
«Occorre avviare una grande battaglia culturale per il diritto all’informazione – ha aggiunto il sottosegretario – e quindi va ristabilito un clima e una cultura che riconoscono il lavoro dei giornalisti». (agi)
“Un giornalista non deve avere paura di andare ad una manifestazione pubblica”