RABAT (Marocco) – È stato rinviato al 15 marzo il processo contro il direttore del quotidiano marocchino Akhbar al-Youm, accusato di stupro. Taoufik Bouachrine – questo il nome del direttore – è comparso in una prima udienza, l’8 marzo, di fronte al tribunale di Casablanca, dove è accusato di “traffico di esseri umani”, “violenza sessuale”, “abuso di potere per scopi sessuali”, “stupro e tentato stupro”, “offesa al pudore con la violenza”. Il direttore resterà in carcere per tutta la durata del processo.
Durante la prima udienza, i legali delle parti hanno discusso, secondo i media locali, di questioni puramente formali. In particolare, la difesa ha denunciato un “processo politico e iniquo”, deplorando il fatto che non vi siano stati confronti tra l’accusato e i ricorrenti, che ha invitato a testimoniare di fronte al tribunale. La procura ha invece insistito sull’importanza di “assicurare la protezione” dei querelanti, che “hanno ricevuto minacce”. L’accusa ha così chiesto un rinvio del processo per preparare meglio le proprie argomentazioni.
Ecco i fatti: venerdì 23 febbraio, 10 agenti di polizia hanno fatto irruzione nella sede del quotidiano e hanno arrestato Bouachrine dopo aver preso le generalità di tutti i giornalisti e sequestrato tutto il materiale presente in redazione.
Il comunicato emesso successivamente dall’Ufficio del Procuratore del re non aveva, però, chiarito i motivi dell’operazione. Soltanto dopo l’interrogatorio di due giornaliste impiegate dal quotidiano e del direttore di una rivista femminile gestita dallo stesso gruppo editoriale sono emerse le accuse di abusi e molestie sessuali da parte di Bouachrine.
Secondo il quotidiano locale Al Massae, questo caso ha provocato un vero e proprio “shock” tra i giornalisti marocchini, che non si aspettavano accuse del genere contro il direttore di Akhbar al-Youm.
Secondo un giornalista che lavora per un portale gestito dallo stesso gruppo editoriale del quotidiano, non meno di 35 denunce sono state presentate da altrettante vittime nei confronti di Bouachrine.
Un secondo comunicato dell’Ufficio del Pubblico Ministero ha rivelato che l’arresto del direttore è stato ordinato in relazione alle denunce di alcuni tirocinanti e giornalisti che lo hanno accusato di violenze sessuali commesse nei locali del proprio ufficio. Secondo quanto riferito, queste denunce sono state presentate tre settimane prima dell’arresto. (agi)