ROMA – Mario Petrina è stato un vero combattente. Un collega con una straordinaria forza di carattere, determinato ma anche gentile, sempre vicino a colleghe e colleghi.
Mario ha dedicato la sua vita alla categoria, è stato tra i fondatori della Casagit, vice segretario della Fnsi, presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti per poi tornare a impegnarsi, da noi in Casagit, come consigliere d’amministrazione, in una stagione peraltro difficile.
Il suo contribuito al dibattito, il suo modo di valutare nel dettaglio ogni scelta dimostrava la solida esperienza sindacale, ma anche l’approccio del politico che con una lista indipendente aveva ottenuto uno straordinario risultato nella sua Catania e più in generale un’attitudine alla competizione, leale ma ferma, di quando se la “giocava” direttamente sul campo o di quando lo faceva come vice presidente del Catania calcio.
Voglio ricordare di Mario anche il grande senso dell’ironia, un valore che non lo ha abbandonato mai, nemmeno negli ultimi giorni – mi conferma la figlia Michela, anche lei giornalista – ricordando quando prometteva ai famigliari una “pronta guarigione entro il 2099”.
Mi mancherà questa sua capacità di sciogliere con un sorriso e una battuta giornate tese e lunghe riunioni. Mario conosceva bene il nostro mondo, ne leggeva in filigrana pregi e limiti.
Per me il suo contributo d’esperienza e la sua vicinanza personale sono stati preziosi. Ricordo l’ultima volta che l’ho visto, l’ultimo suo viaggio a Roma, mesi fa. Ci siamo salutati e abbracciati, aveva nei modi e negli occhi la consapevolezza che quello era un commiato, con la dignità di tutta una vita. Ciao Mario.
Daniele Cerrato
Presidente della Casagit
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