ROMA – Si è conclusa con le scuse in diretta dell’ex ministro Mario Landolfi al giornalista Danilo Lupo, nello studio di “Non è l’Arena”, la vicenda dello schiaffo del primo al secondo. Ieri sera Lupo, durante la puntata del programma condotto da Massimo Giletti su La7, ha detto: «Io rinuncio a tutto, non voglio un centesimo, però voglio che l’onorevole Landolfi metta insieme un bell’assegno, una cifra pari a qualche vitalizio mensile e lo consegni al fondo della Fnsi messo a disposizione per i giornalisti vittime di minacce, intimidazioni e querele temerarie da parte di mafiosi, politici corrotti, criminali ’ndranghetisti. Io sono solo il numero 127, lo scorso anno 126 colleghi sono stati minacciati o insultati».
Lupo e Landolfi si sono incontrati ieri sera nello studio di “Non è l’Arena” e l’ex ministro ha aperto così il suo intervento in studio: «Ho chiesto di venire in trasmissione per scusarmi pubblicamente davanti alle telecamere. Ho commesso un gesto esecrabile. Chi mi conosce sa che questi atteggiamenti non appartengono al mio stile, al mio temperamento, al mio carattere. Ho commesso un gesto inconsulto di cui mi assumo tutta la responsabilità. Quello schiaffo fa e farà più male a me che a lui». (adnkronos)
L’ex ministro si scusa, ma Danilo Lupo: “Meglio un assegno per i cronisti minacciati”