A Palermo una mostra allestita da liceali sul giornalista ucciso dalla mafia 40 anni fa

Mario Francese, “Una vita in cronaca”

Mario Francese

PALERMO – Vita e opere di Mario Francese in ventotto pannelli al No Mafia Memorial di Palermo, in via Vittorio Emanuele 353, a partire da oggi. Una mostra che farà da prologo alla cerimonia del Premio internazionale di giornalismo “Mario e Giuseppe Francese”, in programma domani, sabato 26 gennaio, alle ore 10, al teatro Santa Cecilia.
Immagini e parole della mostra “Una vita in cronaca (per non dimenticare)” – che si ricollega a un’analoga prima esposizione andata in scena nel 2000 allo Spasimo, dopo un silenzio ventennale sulla vicenda del giornalista ucciso – proveranno a restituire il filo rosso dell’esistenza e della carriera di Mario Francese, il cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia, a quarant’anni dal suo assassinio per mano mafiosa, il 26 gennaio 1979.
Francese è stato uno dei più autorevoli e ultimi testimoni del giornalismo d’inchiesta. Il suo omicidio fu il delitto che inaugurò la strategia di morte dei corleonesi, sanguinari con gli uomini liberi che in prima linea si opponevano allo strapotere mafioso.
L’allestimento della mostra è stata curato dagli studenti del Liceo artistico “Damiani Almeyda” di Palermo, uno degli istituti che ha partecipato alla sezione scuola del Premio “Mario e Giuseppe Francese”. Delegazioni di alunni di tutte le scuole che hanno aderito quest’anno erano presenti, stamane, all’inaugurazione.
«La mostra al No Mafia Memorial – sottolineano gli organizzatori – è un’occasione per scoprire e riscoprire un giornalista e una stagione difficile della recente storia palermitana, in cui il lavoro di Francese consisteva nella stesura di articoli dettagliati sulla scalata dei nuovi boss e in più di uno scoop: si pensi all’unica intervista mai concessa da Ninetta Bagarella, moglie di Riina, e ai pezzi sugli affari mafiosi intorno alla diga Garcia».
L’esposizione – a cui hanno collaborato l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, l’Associazione “Uomini del Colorado”, Libera e il Centro studi “Giuseppe Impastato” – sarà aperta al pubblico  fino al prossimo 24 febbraio. (adnkronos)

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