ROMA – Dalle strade di Bagdad dove raccontò la prima guerra irachena alla sedia da imputata che Maria Giovanna Maglie, ex inviata della Rai, occupa per aver fatto sparire prima del pignoramento tre quadri dal valore di 48mila euro.
Motivo della requisizione il mancato pagamento all’Inpgi (Istituto nazione di previdenza dei giornalisti italiani) dei canoni d’affitto della casa ai Parioli dove la giornalista ha vissuto tra il 2010 e il 2011. Un’inottemperanza ai doveri contrattuali che ha imposto all’Istituto di pignorare gli oggetti presenti nell’abitazione per tentare di recuperare le somme dovute.
Le tele preziose
I dipinti scomparsi sono di proprietà della Maglie e nessuno sa che fine abbiano fatto dal giorno in cui l’ex inviata Rai li ha fatti sparire. In ogni modo dopo la citazione in giudizio disposta dalla procura, la giornalista ha deciso di aprire una trattativa per cercare una soluzione (finora senza esito) al contenzioso avviato nell’ottobre del 2011 dall’Inpgi. È in quei giorni che alla Maglie è comunicato l’inizio della procedura di sfratto dall’abitazione in via Ermete Novelli – dietro piazzale delle Muse – dove la giornalista inizia a vivere dal 2010. Tuttavia nei mesi della sua permanenza presso l’immobile il saldo delle mensilità procede a singhiozzo fino ad arenarsi del tutto, almeno secondo quanto contestato dall’Inpgi. Inevitabile scatta la rivalsa dell’Istituto che ottiene dal Tribunale due decreti di esecuzione per il pignoramento di tutti i beni all’interno dell’abitazione.
Le accuse
Una volta appresa la notizia, la Maglie studia una “exit strategy” per tenersi almeno le tele di sua proprietà stimate 48mila euro. La strada migliore individuata dalla giornalista è farle scomparire prima dell’arrivo dell’ufficiale giudiziario. Quando quest’ultimo, infatti, apre la porta del civico n. 6 trova dentro casa soltanto la cucina. A quel punto inevitabile scatta la denuncia in procura con il successivo processo, dove la Maglie è sotto accusa davanti al pubblico ministero Paola Giordano per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento giudiziario. Nel 1993 la giornalista lasciò la Rai dopo essere finita al centro di accese polemiche per le spese di rappresentanza sostenute quando svolgeva il lavoro di corrispondente del Tg2 a New York. (Corriere della Sera)
Giornalista sotto processo: morosa, ha nascosto tre quadri per evitare il pignoramento