ROMA – Ha dovuto chiedere scusa a nome di tutta la Rai “anche se non me ne assumo, per ovvi motivi, la diretta responsabilità”: poche parole quelle utilizzate da Franco Di Mare stamane a Uno Mattina – il programma di informazione e intrattenimento di Rai Uno che il giornalista campano conduce insieme a Francesca Fialdini – per tentare di ricucire una falla del servizio pubblico su cui aveva, e pesantemente, messo il dito l’avvocato penalista, nonché giornalista, Nino Marazzita, ospite della consueta diretta.
Chiamato ad intervenire in uno spazio dedicato al triste caso di Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate uccisa nel 2010, l’avvocato Marazzita, ad un certo punto, ha tirato fuori un comunicato stampa: “E’ quello con cui la Rai ha annunciato i vari temi e i relativi ospiti della puntata odierna di Uno Mattina – ha spiegato il legale, spiazzando i due conduttori – e ciò che mi ha colpito e amareggiato è il fatto che, nel comunicato ufficiale della tv di Stato, Massimo Bossetti sia definito come ‘l’esecutore materiale dell’omicidio della povera Yara’. Una vergogna! Praticamente la Rai – ha rimarcato Marazzita – ha già riconosciuto colpevole colui che, a tutt’oggi, è soltanto imputato. Come uomo di legge e vero garantista, me ne vergogno”.
Mentre la Fialdini restava di sasso, l’intelligenza e la prontezza di un giornalista di lungo corso quale è Franco Di Mare servivano, quantomeno, a mettere una pezza ad una figuraccia destinata a lasciare il segno. Anche perchè Marazzita non sembrava intenzionato a lasciar correre: “Mi sono sentito in dovere di rendere pubblico quanto scritto dai giornalisti Rai, perchè è inaudito che vengano scritte tali cose. E, per di più, che siano i giornalisti della tv pubblica a veicolare simili concetti, processando i presunti colpevoli prima che lo facciano i giudici”.
Di Mare si è affrettato a chiedere scusa – ripetutamente – dell’“innegabile errore”, sottolinenando che “si è trattato sicuramente di un vizio di forma, che resta, lo ripeto, pur sempre uno sbaglio, un grave errore, di cui non mi assumo la responsabilità diretta – ha ribadito – ma è come se lo avessi fatto io”.
Laddove non arriva un’intera redazione di giornalisti Rai, arriva la serietà arguta di Di Mare.