LA VALLETTA (Malta) – Una giornalista che denunciava la corruzione a Malta, Daphne Caruana Galizia, 53 anni, è morta, intorno alle 15 di oggi, nell’esplosione della sua auto, una Peugeot 208, a Bidnija, a pochi passi dalla sua abitazione.
Lo riferisce il Times of Malta, sottolinenando che la giornalista aveva indagato sul coinvolgimento di personalità maltesi nei cosiddetti “Panama Papers”, in particolare sui “Malta Files” (quasi mezzo milioni di nomi, tra cui uno sterminato elenco di italiani che hanno aperto una società nell’isola, pur non essendoci mai stati, ma solo per ridurre al minimo il conto delle tasse), accusando il governo di centrosinistra dell’isola di corruzione.
Il premier laburista, Joseph Muscat, ha annunciato una conferenza stampa, ma intanto ha condannato l’assassinio di Caruana Galizia, parlando di un atto “barbaro”, e ha ordinato alle forze di sicurezza di compiere tutti i passi per giungere all’individuazione e all’arresto dei responsabili: «Oggi è un giorno nero per la nostra democrazia – ha dichiarato il premier –. Non avrò pace, finché non verrà fatta giustizia».
Caruana Galizia indagava su scandali di corruzione che coinvolgerebbero, tra gli altri, la moglie di Muscat, implicata nel caso dei “Panama Paper”. Il premier laburista, dal canto suo, ha sempre respinto le accuse anche a carico dei suoi familiari. La giornalista e blogger era nota per aver fatto luce, in precedenza, su altri scandali nell’isola e circa due settimane fa aveva sporto denuncia alla polizia dopo aver ricevuto minacce di morte. (giornalistitalia.it)
Daphne Caruana Galizia denunciava la corruzione e aveva lavorato sui Malta Files