ROMA – Cari lettori, sono indagato anche io. Proprio così. Nell’apprendere una storiella che il noto Buzzi – quello di Mafia Capitale – avrebbe raccontato a Carminati su di me, e cioè che niente meno gli avrei dato informazioni su alcune indagini proprio su Carminati, non mi sono affatto sorpreso.
Buzzi ha spesso avuto il vizio di raccontare cose non vere o di esagerare oltremodo quelle che sapeva. L’ho scritto in tempi non sospetti su questo giornale (Il Tempo, ndr), e lo ribadisco ora perché so bene di non aver detto nulla a Buzzi delle indagini a carico di Carminati non solo perché ne ignoravo l’esistenza ma soprattutto perché se ne fossi stato informato avrei dovuto necessariamente sapere delle indagini anche su Buzzi stesso, col quale talvolta discutevo di rom e immigrati.
Dunque, che senso avrebbe avuto informare Buzzi dei guai di Carminati e non dei suoi? L’ho detto e lo ripeto; sono tranquillo perché faccio il giornalista da 25 anni nell’unico modo nel quale sono capace: da persona perbene. Se gli inquirenti mi convocano, e spero lo facciano presto, gli spiego questo e anche il resto.
Gian Marco Chiocci, direttore de “Il Tempo”