ROMA – “I liquidatori di Nuova iniziativa editoriale spa in liquidazione, società editrice de l’Unità, a seguito dell’assemblea dei soci tenutasi in data odierna, comunicano che il giornale sospenderà le pubblicazioni a far data dal 1 agosto 2014”. Con queste due righe, firmate da Emanuele D’Innella e Franco Carlo Papa, sembra destinata a chiudersi la storia di un quotidiano che, aldilà dell’appartenenza politica, ha fatto la storia dell’editoria italiana.
Dunque, “fine della corsa. Dopo tre mesi di lotta, ci sono riusciti: hanno ucciso l’Unità. I lavoratori – scrive, in un ferale comunicato, il Cdr – sono rimasti soli a difendere una testata storica. Gli azionisti non hanno trovato l’intesa su diverse ipotesi che avrebbero comunque salvato il giornale. Un fatto di gravità inaudita, che mette a rischio un’ottantina di posti di lavoro in un momento di grave crisi dell’editoria. I lavoratori agiranno in tutte le sedi per difendere i propri diritti. Al tempo stesso, con la rabbia e il dolore che oggi sentiamo, diciamo che questa storia non finisce qui. Avevamo chiesto senso di responsabilità e trasparenza a tutti i soggetti, imprenditoriali e politici. Abbiamo ricevuto irresponsabilità e opacità. Questo lo grideremo con tutta la nostra forza”.
“Oggi è un giorno di lutto per la comunità dell’Unità, – prosegue il Comitato di redazione – per i militanti delle feste, per i nostri lettori, per la democrazia. Noi continueremo a combattere guardandoci anche dal fuoco amico”.
“La notizia che non avremmo voluto ricevere – ha commentato il presidente della Fnsi, Giovanni Rossi – è purtroppo arrivata: tutti i lavoratori saranno posti in Cassa integrazione a zero ore ed i collaboratori perderanno il lavoro. Una svolta drammatica, purtroppo temuta e quasi annunciata in questi mesi di continui rinvii e di rimpallo di responsabilità tra azienda e politica. Ora tutti gli sforzi debbono essere posti nello sforzo per tentare il ritorno in edicola e per salvaguardare i diritti dei lavoratori dipendenti, che da tre mesi non ricevono gli stipendi, e dei collaboratori”.
Rossi assicura che “il Sindacato nazionale dei giornalisti, assieme alle Associazioni regionali, esprime solidarietà a tutti i lavoratori del giornale e conferma che intende affiancare i colleghi de l’Unità nelle azioni che si renderanno necessarie per tutelarne i diritti”.
Il cdr: “Dopo tre mesi di lotta, ci sono riusciti: hanno ucciso il giornale”