PERUGIA – Non ci sono dubbi: Giuliano Rossi, cameraman e giornalista freelance, a lungo collaboratore della Tgr Rai dell’Umbria, morto a 69 anni dopo due di malattia, era amato da tutti i colleghi. Lo dicono gli articoli che oggi compaiono su tutti i giornali on line – per quelli di carta bisognerà aspettare domani – e che lo dipingono, trasversalmente, come umile e prezioso cronista, un reporter di strada, uno di quelli – scrive ad esempio Umbria 24 – “che restano dietro le quinte, senza la gratificazione di una firma, quando spesso sono i principali artefici del successo giornalistico di un servizio”.
Mentre Umbria Journal, nel ricordarlo come il “grande amico e collega di mille avventure giornalistiche”, “uno dei migliori e infaticabili reporter del giornalismo televisivo umbro”, richiama alla memoria quel modo inconfondibile con cui Giuliano rispondeva al telefono: «Eccolo!». Che stava a dire: «Sono pronto, dove devo andare?».
Tanti i momenti salienti della cronaca che portano la sua firma silente e che hanno fatto la storia del giornalismo, sottolineano i colleghi. Uno su tutti, immortalato da Giuliano Rossi in una delle pagine più nere per Perugia e non solo: il bacio di Amanda Knox e Raffaele Sollecito davanti alla villetta in cui fu trovata assassinata Meredith Kercher.
Fino alle 19 di oggi, giovedì 30 marzo, la salma di Giuliano Rossi resterà all’obitorio dell’ospedale Santa Maria della Misericordia. I funerali si terranno, quindi, domani, venerdì 31 marzo, alle 10.30, nella chiesa di San Barnaba in via Cortonese, a Perugia. (giornalistitalia.it)
Tanti servizi e foto con la sua firma silente hanno fatto la storia del giornalismo