ROMA – Aperta la nona edizione del RadioTv Forum di Aeranti-Corallo, a Roma, alla presenza del sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli, del Commissario dell’Agcom, Antonio Preto, del presidente del coordinamento nazionale dei Corecom, Filippo Lucci, e del segretario generale della Fnsi, Franco Siddi.
Il coordinatore Aeranti-Corallo e presidente Aeranti, Marco Rossignoli, nella propria relazione annuale sullo stato dell’emittenza locale, ha esordito affermando che “la mancanza di un progetto governativo strutturale per l’emittenza locale e il continuo cambiamento delle regole ha generato una situazione di incertezza permanente, che ha impedito, e sta impedendo, qualsiasi programmazione aziendale da parte delle imprese.
Rossignoli ha anche aggiunto: “in tale contesto, molte imprese radiotelevisive locali sono state costrette ad attivare procedure per il ricorso agli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione in deroga, e ad avviare procedure di mobilità e di licenziamento collettivo”.
Per Rossignoli “al fine di evitare un drastico ridimensionamento del comparto, che dà occupazione a circa diecimila lavoratori dipendenti e ad altrettanti collaboratori, è necessario che il Governo dia vita a un serio progetto politico che, nel riaffermare il ruolo dell’emittenza locale, definisca, in un’ottica di salvaguardia del pluralismo sul territorio, prospettive e percorsi che diano certezze alle imprese che intendano continuare a investire nel settore”
Per Rossignoli “occorre, infine, favorire e incentivare forme di sinergia tra le imprese televisive locali, per l’esercizio delle reti di trasmissione, nell’imminenza dell’avvio del passaggio al Dvb-t2, che consentirà un raddoppio del numero dei programmi che potranno essere diffusi attraverso ogni mux”.
“Risolvere definitivamente il problema delle interferenze a livello internazionale aprendo un tavolo tecnico con l’Agcom ascoltando anche le proposte delle tv locali: è l’obiettivo del sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, che ha annunciato l’apertura degli «Stati generali” del settore a luglio.
In vista di una riforma che avrà tra i pilastri il fatto che “i contribuiti pubblici non andranno più agli operatori di rete ma agli editori” a patto che questi ultimi rispettino dei parametri precisi, tra cui quello dell’occupazione”.
Giacomelli ha spiegato come in questi anni è mancata una visione strategica del settore dove si sono manifestate troppe incertezze e ambiguità anche nell’uso delle frequenze: “è stato imbarazzante incontrare il vicepresidente dell’Itu e sentire che noi e l’Iran siamo gli unici paesi «sotto processo» a livello internazionale proprio a causa delle troppe interferenze verso altri paesi come Croazia, Slovenia, Malta e Francia.
“Proponiamo alle tv locali un patto ma senza sconti, senza retropensieri, senza le ambiguità del passato: proponiamo di fare quel coordinamento che non è mai stato fatto per arrivare a iscrivere tutti i multiplex locali e nazionali al registro di Ginevra”, ha concluso il sottosegretario.
“Un progetto che, “nel riaffermare il ruolo dell’emittenza locale, definisca, in un’ottica di salvaguardia del pluralismo sul territorio, prospettive e percorsi che diano certezze alle imprese che intendano continuare a investire nel settore”.
Annunciati dal sottosegretario Giacomelli al RadioTv Forum di Aeranti-Corallo