REGGIO CALABRIA – Diretto e amaro, viste le drammatiche vicende che lo hanno visto, suo malgrado, protagonista negli ultimi anni – una su tutte l’Oragate –, l’intervento di Luciano Regolo alla XXIV Giornata mondiale della libertà di stampa organizzata dalla Fnsi, il 3 maggio scorso a Reggio Calabria, con il Sindacato Giornalisti della Calabria, l’Inpgi, l’Ordine dei giornalisti della Calabria e il nostro quotidiano Giornalisti Italia.
Consigliere nazionale Fnsi, ma soprattutto giornalista che non si è piegato e continua a non farlo, Luciano Regolo nell’Auditorium “Nicola Calipari” di Palazzo Campanella, ha denunciato che «la soglia di allarme per i giornalisti è alta, in Italia e ancor più in Calabria. Lo dimostra il processo in corso a Cosenza sulla vicenda dolorosa che oramai tutti conoscono come Oragate o “del cinghiale ferito”. Ho raccontato in più occasioni quel che accadde in quella famosa notte all’Ora della Calabria, di cui ero direttore, e dell’inaudita violenza, delle pressioni che subimmo, io e i miei ragazzi. Quel che posso testimoniare – ha proseguito Regolo – è che il sindacato giornalisti mi è stato sempre vicino, non mi ha fatto mai sentire solo. Ed è per questo vi invito a segnalare ogni forma di violenza, di minaccia, di pressione. Non siete, non siamo soli». (giornalistitalia.it)
GiornalistitaliaTV sulla Giornata mondiale della libertà di stampa a Reggio Calabria: 17