LUCERA (Foggia) – L’Associazione della Stampa e l’Ordine dei Giornalisti di Puglia si schierano al fianco del collega Nino Bruno, direttore della web tv Studio9Tv, “colpevole” di aver svolto il suo lavoro di cronista in una conferenza stampa dedicata alle candidature alle primarie del centrodestra di Lucera.
L’aver rivolto delle domande ad un’associazione che ha preso le distanze da uno dei candidati, gli è costato oltre ad una serie di velate minacce sul suo profilo facebook, un’esplicita aggressione verbale da parte di un militante di Fratelli d’Italia, evidentemente infastidito dalle domande che il collega legittimamente rivolgeva nel corso di una successiva conferenza stampa di Fratelli d’Italia.
“Esprimiamo piena solidarietà al collega, componente il direttivo dell’Assostampa – affermano i presidenti regionali del Sindacato e dell’Odg, Bepi Martellotta e Piero Ricci – vittima di una gogna mediatica che va avanti da settimane e di minacce esplicite che gli hanno procurato perfino un malore. L’intolleranza al diritto di cronaca dei giornalisti e al diritto dei cittadini di essere informati su ciò che accade in una parte politica del loro territorio è, purtroppo, un vezzo sempre più diffuso. La libertà d’informazione va sempre rispettata, in Puglia come nel resto del Paese”.
Il commissario provinciale di Fratelli d’Italia di Foggia, Giandonato La Salandra, in merito all’episodio afferma che “il diritto di cronaca è libero ed è massimo, non solo in quanto valore costituzionale, vieppiù quale valore assoluto per la crescita della collettività, e questo senza se e senza ma”.
Il commissario di Fratelli d’Italia ha “provveduto ad aprire un’istruttoria interna al fine di verificare la gravità degli episodi denunciati, contattando il responsabile di Lucera. L’istruttoria – assicura La Salandra – si concluderà, per il responsabile di quanto denunciato dal giornalista, con il deferimento alla Commissione di Garanzia Provinciale”.
“Già da lunedì – conclude il responsabile foggiano di Fdi – avrò modo di acquisire tutto il materiale utile alla Commissione che, nei successivi giorni, adotterà il provvedimento disciplinare più opportuno. Nelle more, è stata mia premura contattare personalmente il giornalista Bruno, della cui professionalità sono certo, invitando io stesso a denunciare alle autorità competenti quanto indicato nella nota”. (giornalistitalia.it)