ROMA – Accertare la verità sulla morte di Antonio Russo, inviato di Radio Radicale. È quanto chiede il deputato Gianni Melilla (SI) in una interrogazione a risposta in Aula al ministro degli Affari Esteri. “Il 16 ottobre 2000 a circa 20 chilometri da Tiblisi – ricorda il deputato nel suo documento ispettivo – veniva trovato il cadavere del giornalista di Radio Radicale, Antonio Russo, nato a Francavilla (Chieti). Stava seguendo la seconda guerra in Cecenia per conto di Radio Radicale. Era stato corrispondente di guerra in Algeria, Burundi, Ruanda e a Sarajevo”.
Russo, sostiene Melilla nell’interrogazione, “Stava documentando la violazione sistematica dei diritti umani col ricorso all’uso di armi chimiche dei russi in Cecenia. A distanza di 16 anni dal suo assassinio la verita sulla sua morte non è stata accertata”.
Il parlamentare chiede, quindi, al ministro “a che punto sia l’indagine giudiziaria su quel tragico assassinio e la collaborazione tra le autorità giudiziarie italiane e georgiane”, e “se non intenda rilanciare un intervento sullo Stato della Georgia per sollecitare l’accertamento della verità”. (Agi)
Interrogazione parlamentare dl deputato Gianni Melilla sull’inviato di Radio Radicale