BARI – «Un’informazione di qualità è essenziale alla crescita e alla tenuta del sistema democratico”. Lo ha ricordato il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, intervenendo a Bari al seminario su “La nuova previdenza dei giornalisti” promosso dall’Inpgi alla presenza del presidente Marina Macelloni, del direttore generale Mimma Iorio, del presidente del Fondo di previdenza complementare, Enrico Castelli, e del direttore della Fnsi, Giancarlo Tartaglia.
Lorusso ha, infatti, sottolineato che “il tema della qualità dell’informazione, gli editori non possono far finta di ignorarlo, non è disgiunto da quello delle libertà e dei diritti, a cominciare dal diritto a un’occupazione regolare e non precaria e ad una retribuzione dignitosa. Parlare di informazione senza affrontare il tema dell’ooccupazione regolare e dei diritti significa gettare le basi per la dissoluzione del sistema».
«Chiusa la fase delle ristrutturazioni aziendali – ha aggiunto Lorusso – la parola d’ordine deve essere inclusione sociale. Ci sono troppe diseguaglianze e troppo lavoro senza diritti. Il governo deve farsene carico, così come devono farsene carico gli editori: ci si può confrontare su tutto, ma a patto che si riparta dai diritti e dal lavoro».Nel corso del seminario, realizzato in collaborazione con l’Assostampa di Puglia e Formedia, i rappresentanti degli organismi di categoria, moderati dal presidente del sindacato dei giornalisti pugliesi, Bepi Martellotta, hanno illustrato le ragioni della crisi del sistema del welfare che vede come pilastro l’Inpgi, le ultime novità della riforma previdenziale e il funzionamento del Fondo di previdenza complementare dei giornalisti italiani. In tanti hanno approfittato dell’occasione per esprimere soddisfazione per la recente assoluzione con formula piena dell’ex presidente dell’Inpgi Andrea Camporese. (giornalistitalia.it)