“L’imperativo dei giornalisti a prescindere da difficoltà oggettive e rischi per la salute”

Lorusso (Fnsi): “Tutto andrà bene”

Raffaele Lorusso

ROMA – Il telegiornale Rai della Puglia trasmesso da una postazione mobile in piazza per la temporanea chiusura della redazione a causa della positività di un collega al Covid-19, sedi svuotate, giornalisti costretti a lavorare in condizioni disagiate, spesso con turni massacranti, sono l’immagine emblematica dell’informazione al tempo del Coronavirus.
I giornalisti italiani, a tutte le latitudini e senza distinzione di testata, stanno dando prova di grande professionalità, orgoglio e senso di responsabilità. Garantire il diritto dei cittadini ad essere informati, nello spirito dell’articolo 21 della Costituzione, è l’imperativo di tutti i giornalisti, a prescindere dalle difficoltà oggettive e dai rischi per la salute.
Tutto andrà bene anche grazie all’informazione professionale che, in una fase come questa, è come una luce nel buio. Per questa ragione, fondamentale è il riconoscimento di servizio pubblico essenziale disposto dal governo per tutta la filiera dell’informazione.
Un passaggio, sostenuto dalla Fnsi, al quale dovranno auspicabilmente seguire provvedimenti di sostegno al settore, ma anche e soprattutto ai lavoratori autonomi e precari, che sono già i più colpiti sotto il profilo economico. L’interlocuzione fra Fnsi e governo è costante. La disponibilità dell’esecutivo a farsi carico delle difficoltà dei giornalisti, al pari di quelle delle altre categorie di professionisti, nei provvedimenti annunciati per le prossime ore è un segnale importante ed è auspicabile che rappresenti la premessa per affrontare seriamente – a emergenza conclusa – il tema della lotta al precariato. (giornalistitalia.it)

Raffaele Lorusso
Segretario generale della Fnsi

 

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