COSENZA – E’ un’altra verità, rispetto a quella “ufficiale”, ad essere riportata oggi dal Corriere della Calabria sulla cosiddetta “Oragate”. E a raccontarla – scrive il Corriere – sono i tabulati acquisiti dalla Procura di Cosenza in cui sono registrati i contatti telefonici tra il senatore Antonio Gentile (padre di Andrea) e lo stampatore del quotidiano L’Ora della Calabria, Umberto De Rose, nella fatidica notte del 18 febbraio scorso. Quella del “guasto” alle rotative che impedì l’uscita del giornale.
“Sono decine le telefonate e vanno avanti fino all’1.30 di notte – riporta il Corriere della Calabria in un articolo di Gaetano Mazzuca – …E’ intorno alle 20 che le linee iniziano a farsi incandescenti. L’editore (Alfredo Citrigno, ndr) e lo stampatore continuano a sentirsi (“Il cinghiale quando viene ferito ammazza tutti…”, ndr) a intervalli scanditi dalle telefonate tra De Rose e Antonio Gentile”.
Dunque “i tabulati – continua il Corriere – sembrano confermare il racconto fatto dal direttore Regolo: ‘La mediazione è comprovata dall’sms che Andrea Gentile, il figlio del senatore, mandò al mio editore (Alfredo Citrigno, ndr), quella stessa sera: sosteneva di aver parlato con De Rose e poi lo ringraziava per quello che avrebbe fatto’”.
Quindi, “è l’1.14 quando torna a squillare il cellulare di Antonio Gentile. A chiamarlo è De Rose che subito dopo ricontatta Citrigno, poi ancora Gentile, e infine di nuovo l’editore. E’ l’1.16 e forse è la telefonata con cui lo stampatore comunica al proprietario del giornale il guasto alle rotative che non consentirà la pubblicazione del quotidiano. Poi, fino all’1.30, De Rose resta al telefono con il senatore Gentile. E’ l’ultimo contatto”. Per quella sera. Perchè “le telefonate – prosegue lo scoop del settimanale diretto da Paolo Pollichieni – riprenderanno solo il mattino seguente. Alle 12.35 squilla il telefono di Alfredo Citrigno, a contattarlo è l’utenza dell’allora governatore (della Calabria, ndr) Giuseppe Scopelliti. Poco dopo sarà De Rose a contattarlo e poco dopo a chiamare di nuovo il senatore. Telefonate – conclude il Corriere della Calabria – che si fanno più frequenti nel pomeriggio, quando il direttore Luciano Regolo (insieme ai giornalisti dell’Ora e al vicesegretario della Fnsi, Carlo Parisi, ndr) con la sua conferenza stampa farà scoppiare lo scandalo”.