Il Consiglio regionale chiede le dimissioni dal Corecom dell’ex portavoce di Salvini

Lombardia contro il giornalista filorusso Savoini

Gianluca Savoini con Vladimir Putin

MILANO – Con 34 voti a favore e 32 contrari il Consiglio regionale della Lombardia ha espresso «dissenso rispetto alla permanenza di Gianluca Savoini, per sua stessa ammissione, incondizionato ammiratore di un regime nemico della libertà di stampa e della verità, tra i componenti dell’autorità regionale che ha il compito di garantire e controllare la libera informazione in Lombardia e ha invitato pertanto a rassegnare le dimissioni».
Giornalista professionista iscritto all’Ordine della Lombardia dal 5 ottobre 2000, ex redattore del quotidiano La Padania ed ex portavoce di Matteo Salvini, Gianluca Savoini, 59 anni, noto per le sue posizioni filorusse, è stato al centro di una mozione, approvata a scrutinio segreto, presentata da Michele Usuelli di +Europa e sottoscritta da Fabio Pizzul del Partito Democratico, Niccolò Carretta di Azione ed Elisabetta Strada di Lombardi Civici ed Europeisti, che sollecitava «iniziative a tutela del Corecom».
Gli stessi consiglieri regionali lombardi hanno presentato, inoltre, una mozione per la salvaguardia della vita e del lavoro dei reporter indipendenti russi, approvata a larga maggioranza, che impegna Palazzo Lombardia a «sostenere, presso le istituzioni europee, la necessità di accogliere le richieste contenute nell’appello promosso dalla giornalista Sophia Kornienko affinché si avviino iniziative atte a tutelare la sicurezza della vita e del lavoro dei reporter indipendenti russi in fuga dal Paese».
Con una terza votazione (35 voti a favore e 33 contrari), il Consiglio regionale della Lombardia ha, infine, impegnato la Giunta a «valutare altresì la possibilità di istituire borse di studio straordinarie riservate ai cronisti in fuga che hanno subito pressioni dal Cremlino per la loro attività di informazione». (giornalistitalia.it)

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